Elezioni, niente faccia a faccia con i candidati: il Pdl non vuole il confronto a sei
Niente accordo sul confronto tv in Rai tra i sei candidati premier. Dopo la proposta del ’6+1′ fatta lunedì da Pierluigi Bersani (”Prendo tutti e due, Berlusconi e Alfano’‘ aveva detto il leader dem), a quanto si apprende a puntare i piedi sarebbe stato il Pdl. Il partito del Cavaliere avrebbe detto no a un duello televisivo con tutti gli aspiranti premier, richiamando a questo proposito il regolamento della Vigilanza Rai che prevede la partecipazione al confronto dei soli leader di una coalizione, e dunque non a Beppe Grillo, Antonio Ingroia e Oscar Giannino.
“Non si può fare? Vado a Sky”, replica il segretario del Pd. “Per quale diavolo di motivo – dice Bersani – non si può fare il confronto a sei? Escludiamo Grillo, escludiamo Ingroia, escludiamo Giannino. Dite alla vigilanza Rai che io, quando c’era fare le primarie, non l’ho fatto fra i favoriti perché un conto sono i sondaggi e uno sono i voti. Io mi chiamo Partito democratico e partecipo solo a cose dove tutti hanno uguali condizioni. Non intendo partecipare a cose dove ci sono condizioni diverse, questo lo lascio fare a Berlusconi”.
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