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Maradona vince “la partita” col fisco. Ma l’Agenzia delle Entrate smentisce: Ricorsi respinti

”La Commissione tributaria centrale non ha annullato, né dichiarato estinto, né modificato il debito che Diego Armando Maradona ha con l’erario italiano. Al contrario, la Commissione ha rigettato la richiesta di intervento adesivo dipendente avanzata dal calciatore nel giudizio in questione, rispetto al quale lo stesso Maradona era estraneo”. A precisarlo in una nota è l’Agenzia delle Entrate in merito alle dichiarazioni rilasciate questa mattina dall’avvocato del ‘Pibe de oro‘, Angelo Pisani, che aveva annunciato la vittoria legale contro l’Erario su un debito di 40 milioni di euro.
Il legale aveva infatti affermato che la Commissione Tributaria Centrale, ultimo grado di giudizio della giustizia fiscale, il 29 gennaio scorso ha accertato l’estinzione per intervenuto condono dei giudizi, che vedevano ancora coinvolti la società sportiva Calcio Napoli per le vicende di Careca, Alemao e Maradona, in virtù delle norme speciali sul condono. Non solo. Secondo Pisani la sentenza ha anche confermato la nullità dell’originario accertamento fiscale eseguito negli anni ’80 nei confronti del fuoriclasse argentino e degli altri soggetti coinvolti per compensi pagati a società estere per lo sfruttamento dei diritti di immagine.
Nella nota l’Agenzia delle Entrate ricorda invece ”che il debito tributario di Maradona è stato ormai confermato da innumerevoli sentenze della giustizia tributaria, a partire dalla sentenza della Ctp (Commissione tributaria provinciale) di Napoli n. 786/2001, confermata in appello dalla sentenza della Ctr (Commissione tributaria regionale) Campana 1091/2002 e quindi dalla sentenza della Corte di Cassazione n. 3231/2005, per arrivare alla sentenza della Ctp di Napoli n. 321/17/2012, con la quale e’ stato respinto il recente ricorso di Maradona diretto a rimettere in discussione il giudicato gia’ formatosi in riferimento al suo debito con lo Stato italiano”. Assai di recente, sottolinea ancora l’Agenzia delle Entrate, ”e’ poi dovuta tornare sulla questione la stessa Ctp di Napoli con la sentenza 7/21/2013 che ha dichiarato inammissibile un’ultima iniziativa di Maradona, condannandolo alla refusione delle spese di giudizio in favore dell’Agenzia delle Entrate e di Equitalia Sud”.
La vicenda potrebbe arrivare anche in tribunale visto che le Entrate hanno annunciato che valuteranno “la sussistenza dei presupposti per avviare azioni legali, anche in sede civile, a tutela della propria immagine per la “reiterata diffusione di notizie inesatte e di fatti che non rispecchiano la posizione dell’Agenzia e la situazione in cui versa Maradona rispetto ai suoi obblighi verso la medesima e verso lo Stato italiano”.