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Processo Mediaset, rifiutato il legittimo impedimento. Gli avvocati di Berlusconi abbandonano l’aula

La campagna elettorale entra di nuovo nelle aule del Tribunale di Milano. I legali di Silvio Berlusconi, gli avvocati Niccolò Ghedini e Piero Longo, hanno chiesto nuovamente ai giudici del processo d’appello sui diritti tv di sospendere l’udienza odierna per impegni elettorali che vedono come protagonista non solo l’ex premier ma anche i due avvocati candidati. Ghedini ha chiesto ai giudici “di non dover fare l’amara scelta tra il rinunciare al mandato, innescando un meccanismo dilatorio, oppure seguire gli impegni della campagna elettorale”.
Stessa richiesta è stata fatta per l’udienza di lunedì prossimo per il processo sul caso Ruby che lo vede come imputato. Da calendario la prossima udienza era riservata alla testimonianza del pm Annamaria Fiorillo chiamata a ricostruire la notte in cui Ruby fu fermata e portata in questura a Milano.
Una “straordinaria difficoltà” di coniugare l’attività legale con l’attività elettorale che ha spinto nuovamente i legali a chiedere ai giudici di tener presente anche i diritti della difesa. “Nell’arco dei prossimi 22 giorni abbiamo sei udienze”, ricorda Ghedini che fa presente i prossimi impegni televisivi che vedono protagonista Berlusconi. Per il pg “se la Corte ritiene di fare un rinvio lo faccia a dopo il voto” fermando la prescrizione e mettendo in calendario una serie di udienze ravvicinate “con non troppo spazio tra requisitoria e arringhe”. I giudici della seconda sezione penale sono in camera di consiglio per decidere se ritenere legittime le richieste della difesa. Ma i giudici negano la richiesta di Ghedini e Longo che abbandonano l’aula in segno di protesta. “Siamo pronti a rimettere il mandato, lesi i nostri diritti”.