Fiat, stipendio ma niente lavoro per gli operai Fiom reintegrati a Pomigliano
I 18 della Fiom, reintegrati all’interno di Fabbrica Italia Pomigliano da una sentenza della magistratura, non hanno mansione all’interno dello stabilimento”. Lo dichiara Antonio Di Luca, operaio tra i 19 reintegrati, ma in aspettativa per motivi elettorali in quanto capolista di Rivoluzione civile alla Camera.
”Terminato il corso di formazione – racconta Di Luca – questa mattina i 18 si sono presentati ai cancelli dello stabilimento ma è stato chiesto loro di non marcare il badge in quanto l’azienda non saprebbe dove collocarli. Lo shift manager ha comunicato che i lavoratori della Fiom verranno ugualmente retribuiti”.
“Si fa fatica – prosegue Di Luca – a non interpretare la scelta del management di non impiegare i sindacalizzati Fiom come un tentativo maldestro e reiterato di umiliazione. Una umiliazione che i lavoratori respingono interamente al mittente: come pensano di saper impiegare i rimanenti tremila esuberi se oggi non sono in grado di dare una mansione ai 18 che la magistratura vuole al loro posto di lavoro?”. “Marchionne passerà anche per essere il manager dei due mondi – conclude – ma a Pomigliano, come a Melfi, inciampa continuamente in sortite strumentali che svelano solo cattivo gusto e mancanza di rispetto oltre che per le organizzazioni sindacali non servili anche per le istituzioni giuridiche”.
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