Siria, liberato l’ingegnere italiano e i due colleghi russi sequestrati a dicembre. La Farnesina chiede riserbo
E’ stato rilasciato l’ingegnere italiano, Mario Belluomo, rapito in Siria lo scorso dicembre insieme a due cittadini russi. Lo ha riferito l’emittente ‘al-Arabiya’.
L’Unità di Crisi del ministero degli Esteri sta seguendo minuto per minuto questa fase delicata della vicenda dell’ingegnere italiano, si apprende da fonti della Farnesina.
”Continuiamo a mantenerci in contatto con i familiari del tecnico italiano. E’ essenziale, ai fini del buon esito del caso, mantenere massimo riserbo e prudenza. Il ministro degli Esteri Giulio Terzi viene tenuto costantemente informato”, si aggiunge nel commentare la notizia diffusa dall’emittente ‘al Arabyia’ della liberazione di Belluomo.
L’agenzia di stampa russa Interfax, citando il ministero degli esteri russo, rende nota la liberazione dei due russi che erano stati rapiti con Belluomo lo scorso 17 dicembre.
Belluomo, originario di Catania, era stato preso in ostaggio insieme ai due russi a Tartus, secondo porto del Paese dopo Latakia e sede di una base navale russa nel Mediterraneo.
Fonti vicine ai proprietari dell’acciaieria Hmisho presso la quale Belluomo lavora avevano spiegato ad Aki-Adnkronos International, pochi giorni dopo il sequestro, che si trattava di un’azione mirata “molto probabilmente per estorcere denaro e non per motivi politici” legati alla attuale crisi in corso nel Paese.
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