Motogp, è tornato Valentino Rossi: La Yamaha è perfetta per me
”Questa è la moto perfetta per il mio stile”. Dopo 2 anni di delusioni, Valentino Rossi torna a sorridere. Basta una giornata in sella alla ‘sua’ Yamaha, nei test di Sepang, per ricominciare a volare. Il quarto tempo (2’01”584), ottenuto nel migliore dei 58 giri completati sul tracciato, è solo un dettaglio alla fine del ”primo giorno di scuola 2013”, come ha scritto il pilota di Tavullia sul suo profilo Twitter.
Conta di più la consapevolezza di poter lottare alla pari, da subito, con i pesi massimi spagnoli della MotoGp. Le Honda di Dani Pedrosa e del rookie Marc Marquez non sono lontane, il duello targato Yamaha con Jorge Lorenzo potrebbe rivelarsi più equilibrato del previsto. Rossi archivia il martedì a poco più di 4 decimi dal miglior crono di Pedrosa (2’01”157), che si lascia alle spalle l’iridato Lorenzo (2’01”165) e il baby Marquez (2’01”201).
”Lorenzo e Pedrosa velocissimi, Marquez incredibile. Sì, però noi ci siamo”, dice Rossi. I segnali auspicati, finalmente, arrivano. I primi collaudi di Sepang cancellano tanti dubbi, rimasti in sospeso dopo i test che, a novembre, la pioggia ha reso sostanzialmente inutili in Spagna.
”Sono molto molto felice dopo la prima giornata. Dopo due anni davvero complicati hai tante domande in testa ma già dalle prime tornate di questa mattina il feeling con la M1 era quello di sempre e sono migliorato giro dopo giro”, aggiunge il Dottore. ”Ho lavorato sul setting, abbiamo già fatto qualche passo in avanti e non sono per nulla lontano dai primi tre”, dice confrontando il proprio rendimento con quello dei 3 spagnoli che lo precedono.
”Nel pomeriggio mi sono concentrato sulle nuove componenti 2013. C’è da lavorare, senza dubbio, ma non posso che dire che la prima giornata è decisamente positiva”, ribadisce. Le prestazioni opache e i problemi legati al biennio targato Ducati sembrano già un lontano ricordo.
”Sono sorpreso perché non sapevo cosa aspettarmi, ma questa è la mia moto, la moto perfetta per il mio stile”, ribadisce. La concorrenza, come dimostrano i primi giri, è a dir poco serrata: ”Il livello è altissimo, Lorenzo e Pedrosa sono velocissimi per non parlare di Marquez che è incredibile, ma ci siamo anche noi -ripete entusiasta-. Anche i ragazzi nel box hanno voglia di lavorare sulla moto, sono felice”.
La Yamaha si gode il ritrovato Rossi e puo’ contare, ovviamente, sul ‘solito’ Lorenzo. ”Non ho impiegato molto tempo a ritrovare il feeling con la moto, a differenza di quanto è successo lo scorso anno. Abbiamo collaudato alcune soluzioni che non avevamo potuto utilizzare ad Aragon: qualcosa mi è piaciuto, su qualcosa bisogna ancora intervenire”, dice il campione del mondo che, a differenza del compagno, non ha bisogno di un rodaggio speciale.
”La M1 per il campione del mondo non ha segreti, si puo’ pensare subito agli aspetti specifici del programma: Stiamo ancora lavorando sull’accelerazione, va meglio rispetto al 2012 ma non e’ ancora il nostro punto di forza. In questo momento, la regolarita’ e’ una delle nostre qualita’ migliori: speriamo sia cosi’ anche in futuro”.
L’umore è buono anche nei box degli avversari. La Honda, dopo l’addio di Casey Stoner, puo’ stare tranquilla. Accanto a Pedrosa c’è un pilota pronto a stupire. Se il quarto tempo di Rossi è una splendida sorpresa, il vero exploit della giornata è il terzo crono di Marquez. Il ‘baby’ sembra avere le carte in regole per recitare un ruolo di primo piano nella classe regina.
”Sono veramente felice, dopo un paio di mesi di break c’è sempre un po’ di tensione. Credevo che sarebbe servito più tempo per ingranare, invece mi sono sentito a mio agio sin dai primissimi giri”, dice.
”Non credo che questo risultato debba diventare un punto di riferimento, visto che stiamo provando tante novità. Ho solo cercato di trovare un buon assetto e di guadagnare fiducia rapidamente”, dice il 19enne, che pare aver già metabolizzato il passaggio di categoria dopo il trionfale 2012 nella Moto2. Il teenager rischia di dar fastidio anche al ‘caposquadra’.
”Le sensazioni, dopo 3 mesi senza moto, sono positive”, dice Pedrosa. ”La pista era in buone condizioni e siamo riusciti a tenere un buon ritmo per molti giri, grazie anche alle temperature non troppo elevate. Non giravo dai test di novembre a Valencia, quindi questo è solo il primo passo. Non ci siamo dedicati troppo all’assetto, lo faremo nei prossimi giorni”, aggiunge.
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