Berlusconi rilancia la sua promessa: Se vincerò io condono totale edilizio e fiscale
“C’è un dato oggettivo, o vinciamo noi o vince Berlusconi, dobbiamo vincere per imporre un cambiamento del sistema politico perché se vince l’altra logica, l’Italia va contro un muro”. Così il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani che intervenendo a Biella a un incontro pubblico ha invitato a “non scherzare con il fuoco”. “Sento divagazioni, qualcuno che dice ‘tanto il Pd ha già vinto’ e quindi dice ‘diamogli un segnale’, di qui di là, dal centro alla sinistra. I voti sono tutti utili, quello per protestare, quello per segnalare una adesione ideologica, tutti i voti hanno la loro dignità dopodiché se si vuole battere la destra e vincere c’è solo quello a noi”.
“Dobbiamo fare in modo che si ricostruisca il rapporto di fiducia tra cittadini e istituzioni”, ha proseguito Bersani che ha aggiunto: “Dovremo stupire quelli che adesso non ci votano perché sono troppo arrabbiati, anch’io sono arrabbiato forse più di loro perché conosco le cose da vicino, ma con la sola rabbia non si va da nessuna parte. Bisogna rimettere in moto il cambiamento, a cominciare dal sistema politico”.
E per iniziare a far questo, dice più tardi durante un incontro con lavoratori e dirigenti sindacali al Sermig di Torino, “il primo consiglio dei ministri del nuovo governo deve pensare a chi non ha da mangiare”. “C’è ancora il problema degli ammortizzatori sociali – ha ricordato il leader Pd – che quest’anno non sono coperti”. Bersani ha precisato che “il governo è ancora in piedi per l’azione corrente ed è fondamentale che si dia copertura a gente che aspetta i soldi da novembre”.
In mattinata Bersani si è detto “molto contento di cosa dicono i sondaggi. E’ chiaro che la destra cerca di chiamare a raccolta almeno un pezzo di quelli che l’hanno abbandonata, dopodiché si vede la tendenza di fondo che è positiva, quindi io ho grandissima fiducia. La destra – ha aggiunto – non l’ho mai sottovalutata, esiste in questo Paese, tuttavia si vede che c’è la possibilità di un cambiamento”.
Poi, a chi gli chiede se si attende altre proposte choc da Silvio Berlusconi, il leader dem risponde: “Spero che ne faccia altre perché alla fine pare che funzionino come dei boomerang. Ci vuole più rispetto per gli italiani che sono persone intelligenti a cui non puoi raccontare un sacco di cose. Credo che queste boutade dell’ultimo minuto, queste sparate propagandistiche non siano gradite in questo momento agli italiani perché i problemi sono seri e quindi pretendono serietà”.
Berlusconi dal canto suo, rilancia con una nuova promess. Questa volta è quella del condono edilizio che “è uno dei fatti su cui discuteremo in Parlamento cercando una maggioranza. Se mi daranno la maggioranza solo a me e al Pdl farò un condono tombale e anche un condono edilizio”, ha affermato ospite della trasmissione di Lucia Annunziata ‘Leader’ su Raitre.
In mattinata ospite di ‘Coffee Break’ su La7, il Cavalire ha invece sottolineato che il suo ” avversario politico è la sinistra e il leader della sinistra è Bersani. Quanto a Monti, oggi votando lui si dà un voto a Bersani…”.
La ‘salita’ in politica di Monti resta ”qualcosa di molto strano” per il Cavaliere, ma, ”alla fine, è stato meglio così, che tutto si appalesasse. Dopo un lungo flirt a distanza Monti e Bersani si sono uniti in matrimonio, con la benedizione della signora Merkel e del suo ministro Schauble. Monti, quindi, è diventato un politico come gli altri e ora sembra che la sua massima aspirazione sia fare il collaboratore di Bersani”.
”Non sono un populista, sono un moderato – afferma ancora Berlusconi – Populista è Grillo e non credo che si offenda se lo dico”. Il Cavaliere boccia il Grillo televisivo e critica quello delle piazze: ”Non ha la fisicità adatta” per la tv e ”usa un copione preciso in tutti i suoi comizi, anche quando sembra che improvvisi una battuta”.
Quindi un nuovo affondo a Fini (”è il più grande traditore che si sia mai avuto in politica”, ”si è condannato a una inesistenza assoluta con il suo partitino che è allo 0,7%”) e un altro contro Oscar Giannino: ”E’ un liberale molto narciso che è stato colpito dalle luci della tv”.
Berlusconi torna poi sulla proposta di 4 milioni di nuovi posti di lavoro. Era una “idea e un auspicio”, dice, ”fatta in un discorso di due ore rivolto ai giovani. Con questo governo tecnico siamo arrivati a 37 giovani su 100 che cercano il lavoro. Con noi il tasso era collocato al 26%. A me è venuta semplicemente un’idea, nessun governo ha la bacchetta magica per creare 3-4 milioni di posti di lavoro…”.
Quanto all’amnistia, “io sono convinto che sarebbe una cosa buona” concederla, ma “per farla servono i due terzi dei voti del Parlamento e non so se si possono raggiungere”. Se dovesse vincere le elezioni la proporrà? “Bisogna vedere concretamente e realisticamente se si possono trovare i voti in Parlamento”, replica l’ex premier che aggiunge: se gli italiani daranno al Pdl la maggioranza “potrei proporla nei primi cento giorni”.
Berlusconi torna a parlare anche di Nicole Minetti. La scelta di candidarla al Consiglio regionale della Lombardia “è stata una scelta non felice” ma “le colpe non sono tutte sue. Comunque in Italia è difficilissimo per una bella donna fare politica, anche perché gli italiani preferiscono la Bindi…”. La conduttrice della trasmissione gli chiede se c’è proprio bisogno di chiamare in causa la parlamentare del Pd e il Cavaliere replica: “Lo faccio perché è la vicepresidente del governo che ha in animo Bersani…”.
A stretto giro il commento su Twitter di Anna Finocchiaro, presidente del gruppo Pd al Senato e candidata in Puglia: “Invece di fare l’ennesima battuta stupida su Rosy Bindi, perché Berlusconi non ha candidato più donne da eleggere come ha fatto il Pd?”.
Nichi Vendola ribadisce intanto che ”lo scenario di un governo che tenga insieme Monti e Vendola è fantapolitica” e che la priorità è sconfiggere Berlusconi: ”Il popolo italiano è di nuovo di fronte al mago di Arcore, al mago degli imbrogli, che dovrebbe essere rimosso dalla rabbia popolare. Berlusconi ha già fatto troppo male al Paese”.
Mentre Antonio Ingroia dice che Rivoluzione Civile potrebbe offrire al Pd i suoi ”voti al Senato per fare un governo di centrosinistra senza Monti. Si potrebbe aprire un confronto su questo tema. Vediamo dopo le elezioni, parlarne prima sarebbe inutile”.
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