Gas e luce, interviene l’Authority: La Robin Tax è stata scaricata sui consumatori. Rincari per 1,6 miliardi di euro
Nonostante il divieto di ‘scaricare sui consumatori i costi della maggiorazione Ires (la cosiddetta Robin Tax), alcune imprese energetiche “hanno continuato ad attuare politiche di prezzo tali da costituire una possibile violazione del divieto di traslazione, comportando comunque uno svantaggio economico per i consumatori finali”. Lo si legge nel Rapporto dell’Autorita’ per l’energia elettrica e il gas sulle attivita’ di vigilanza svolte nel 2012, e che evidenziano in un incremento dei margini per quasi 1,6 miliardi di euro legati all’effetto prezzo.
L’Autorita’ sottolinea comunque “un trend decrescente degli effetti prezzo a partire dal 2009 (secondo esercizio di applicazione dell’addizionale)” anche se “tale andamento – pur rappresentando un primo risultato utile alla salvaguardia dei consumatori – non ha ridotto in maniera significativa i casi di incremento dei prezzi riconducibili a possibili condotte traslative”.
Nel 2011 l’addizionale IRES ha avuto peraltro un gettito pari a 1.457 milioni di euro con un significativo incremento rispetto all’esercizio precedente (+930 milioni di euro) grazie a diversi fattori: l’incremento dell’aliquota d’imposta di quattro punti percentuali previsto dal decreto-legge 138/11; l’estensione del tributo al settore delle fonti rinnovabili ed ai servizi a rete; le modifiche dei parametri di applicazione dell’addizionale . Si tratta inoltre di un gettito effettivo “nettamente superiore ai 900 milioni di euro stimati nella relazione per l’interno comparto energetico”.
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