L’Italia al gelo si prepara alla “Grande Nevicata”. Dal Viminale stop ai tir in 11 regioni
L’Italia si prepara alla Grande Nevicata. L’aria fredda di origine artica dal circolo polare sta già schiaffeggiando lo stivale da ore. Abbondanti nevicate stanno imbiancando il Sud e in particolare la Calabria. Più colpita la provincia di Cosenza, dove nevica incessantemente da questa mattina. ”Ma il vero cambio di rotta -spiega all’Adnkronos Antonio Sanò, direttore del portale www.Ilmeteo.it- è atteso tra poche ore, quando ‘Big Snow’ (‘Grande Neve’, ndr) colpirà l’Italia a partire da questa notte. Il ciclone atlantico posizionerà il suo occhio gelido sul Golfo di Genova, coinvolgendo così nella morsa del maltempo quasi tutta l’Italia”.
Dopo lo stop al Concorsone della scuola, il Viminale in via di precauzione ha vietato la circolazione dei tir e dei mezzi pesanti sulla rete stradale di 11 regioni, quelle che secondo le previsioni saranno più colpite dalle nevicate e dal gelo: Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Toscana, Emilia Romagna, Marche e Umbria.
”La neve -aggiunge Sanò- cadrà copiosa su tutto il Nord, in particolare sarà più forte sulla Liguria, imbiancando anche Genova, su tutta la Lombardia, sull’Emilia fino a Bologna e dal pomeriggio di domani sarà particolarmente intensa sul Veneto”. ”La neve cadrà anche al Centro -prosegue l’esperto- e Firenze si risveglerà imbiancata, così come gran parte del resto della Toscana, tutta l’Umbria e inizialmente, nelle prime ore del giorno, la neve potrà fare comparsa anche sui Colli romani”.
Nel corso della giornata di domani, la pioggia avrà il sopravvento sulle regioni centrali, a causa dell’arrivo di venti di Libeccio. Si intensificheranno anche i venti di Scirocco sul Mare Adriatico, ”fino a 80 km orari, tanto che dalla sera di domani è attesa un’alta marea eccezionale a Venezia, fino a 145 cm”.
A fine giornata, spiega ancora Sanò, ”molte città del Nord saranno sotto un manto nevoso, dai 10 ai 30 cm di neve. In particolare, avremo 15 cm a Genova, così come a Milano. Più forte, invece, la nevicata su alcune aree de Veneto, province di Vicenza e Treviso, dove sono attese punte di 30 cm”.
”Forti temporali si abbatteranno tra lunedì e martedì sul Lazio e anche sulla Capitale -prosegue il direttore del portale www.Ilmeteo.it- e sulle regioni centrali, per poi spostarsi verso la Campania, Napoli in particolare, e infine il resto del Sud e della Sicilia. La neve cadrà copiosa insieme a temporali anche a 400 metri sul reatino, sul frusinate e sull’Abruzzo”.
Il maltempo, assicura il meteorologo, ”continuerà anche martedì con temporali su tutto il Centrosud, mentre al Nord la neve continuerà sulle Alpi, Piemonte e Lombardia, ma più debolmente. Sul Veneto e sul Friuli Venezia Giulia, duramente colpita nelle ore precedenti -conclude Sanò- la neve lascerà subito il posto alla pioggia, scongiurando quindi problemi alla circolazione stradale”.
Intanto, dalle campagne migliaia di trattori degli agricoltori della Coldiretti sono già stati mobilitati per togliere la neve dalle strade e distribuire il sale contro il pericolo del gelo. E’ quanto riferisce la Coldiretti sottolineando che i mezzi agricoli sono necessari per consentire la circolazione e scongiurare il rischio di isolamento delle abitazioni soprattutto nelle aree più impervie interne e montane, grazie alla maggiore tempestività di intervento.
Quanto al rinvio del ‘Concorsone’ e alle susseguenti polemiche sollevate dai sindacati, interviene il Miur sottolineando che il fatto che le prove del concorso della scuola siano state rinviate è un segno di ”ragionevolezza e responsabilità per non aggravare il sistema trasporti, già compromesso per l’allerta meteo diramata dalla Protezione Civile”. Secondo quanto si apprende da fonti del ministero “rinviare le prove significa mettere tutti i candidati nella condizione di raggiungere le sedi d’esame”, senza impedimenti che non dipendono dalla volontà dei candidati.
Si sottolinea infine che ”non ci sono altre motivazioni dietro al fatto che siano state posticipate solo le prove dei primi due giorni, ogni altra dietrologia, tra cui il fatto che il ministero non sia pronto” ad affrontare il concorsone ”e’ destituita di fondamento”.
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