Berlusconi e lo spread: Non ce ne deve importare di meno. Il condono? Fa pagare le tasse a chi non le aveva pagate
“Gli italiani non devono importarsene dello spread”. Lo ha affermato Silvio Berlusconi, ospite di ‘Unomattina’. ”Quello che deve importare è l’interesse che lo Stato deve pagare sui titoli di emissione, che è al 4,30 o qualcosa del genere – ha spiegato -. Se ci sono 5 punti di distanza costa di più il denaro anche per le nostre imprese e quindi non si può andare a lungo con una situazione del genere, ma a questi livelli qua non ce ne può importare di meno dello spread”.
Il leader Pdl è poi tornato a parlare dei condoni. ”Fanno pagare le tasse a chi non le aveva pagate, costringono quelle persone a diventare dei contribuenti da quel momento in poi”.”Le posizioni della sinistra – ha sottolineato – sono assolutamente demagogiche e non fondate sulla realtà. I condoni fanno pagare le tasse a chi non le aveva pagate, quindi fanno emergere delle situazioni su cui lo Stato perdeva dei soldi importanti per la gestione delle sue spese e costringono queste persone a diventare contribuenti da quel momento in poi. Invece la sinistra non fa che far pagare le tasse ai contribuenti onesti che le hanno sempre pagate”. ”Se faremo una profonda riforma fiscale, che porti le tasse dalle persone alle cose – ha poi ribadito l’ex premier – allora ci sarà il condono tombale, che comunque non è nei nostri programmi”. Quanto al condono edilizio, “non ho parlato in maniera impegnativa”. Poi, parlando di Sanremo, il Cavaliere ha affermato: “Non vorrei che il Festival di Sanremo, che è il festival della canzone italiana, diventasse il Festival dell’Unità, come sembra sentendo ciò che viene programmato dai vari protagonisti”.
“Se davvero il festival della canzone italiana potesse diventare un festival dell’Unità, io credo di poter dire con sicurezza che la Rai non avrebbe più il pagamento del canone da almeno il 50 per cento dei cittadini italiani”. ”Trovo che la decisione della Rai sia stata sbagliata- ha ribadito -, non ci voleva niente a spostarlo di due settimane dopo le elezioni”. ”Non temo Crozza, anzi lo giudico molto bravo - ha aggiunto parlando del comico che sarà ospite martedì della serata di apertura di Sanremo -, molto simpatico, estremamente intelligente e mi diverto quando fa le sue caricature, anche quando fa la mia caricatura, molto azzeccata”. Tornando alle elezioni, Berlusconi ha osservato: “Abbiamo praticamente recuperato dieci punti di differenza, siamo in corsia di sorpasso, mentre Bersani è in corsia di emergenza”, ha ribadito. Poi, a proposito delle elezioni 2006, l’ex premier ha dichiarato che sui 24mila voti di differenza che consentirono a Romano Prodi di vincere “ci furono conti sui quali bisognerebbe aprire un processo”.
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