Milano, la rabbia degli edili a Piazza Affari: 10 mila caschi gialli per protestare contro la crisi
Costruttori in piazza a Milano per la ‘giornata della collera’ promossa da 20 associazioni di settore per sottolineare come la crisi stia mettendo in ginocchio il settore edilizio.
In piazza degli Affari, ricoperta da circa 10mila caschetti da lavoro gialli sono attesi tra gli altri tutti i candidati alla presidenza della Regione Lombardia da Umberto Ambrosoli a Roberto Maroni oltre al presidente di Sel Nichi Vendola, il fondatore di Fratelli d’Italia Ignazio La Russa, il candidato premier di ‘Fare’, Oscar Giannino, il capolista alla Camera per il Pd in Lombardia 2 Carlo Dell’Aringa, il vicepresidente della Camera Maurizio Lupi oltre al sindaco di Milano Giuliano Pisapia.
La giornata, che si svolge all’interno del Palazzo della Borsa è stata aperta dal presidente di Assimpredil Ance Claudio De Albertis che ha sottolineato come ”la crisi economico-finanziaria che ha investito il nostro Paese ha trascinato il settore delle costruzioni nella recessione più grave dal dopoguerra ad oggi”.
“La perdita produttiva -ha detto- tra il 2008 e il 2012 ha raggiunto il 26% in termini reali, ovvero 43 mld di euro in meno. Dalla fine del 2009 40 mila imprese hanno chiuso e nel 2012 gli investimenti in costruzioni registrano una flessione del 7,6%”. Gli effetti sulle imprese e sulle occupazioni, è stato osservato sono pesantissime: le costruzioni hanno perso dall’inizio della crisi ad oggi 360mila posti di lavoro. La perdita occupazionale supera i 550mila posti se si considerano anche i settori collegati.
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