Un asteroide sfiora la Terra ma senza danni. Pioggia di meteoriti in Russia, 1200 feriti
L’asteroide 2012 DA14 ha raggiunto oggi il punto più vicino alla Terra, ‘sfiorandola’ a 27.650 chilometri d’altezza sopra l’Indonesia alle ore 19.24 Gmt. Lo ha reso noto l’agenzia spaziale americana Nasa. Individuato l’anno scorso dall’osservatorio spagnolo di La Sagra, l’asteroide ha un diametro di 45 metri. Il suo passaggio nel punto più vicino alla Terra è avvenuto lo stesso giorno della drammatica pioggia di meteoriti che ha colpito la Russia centrale, provocando un migliaio di feriti, ma i due fenomeni non sono collegati, secondo quanto ha sottolineato la Nasa.
Il 2012 DA14, che viaggia ad una velocità di 7,8 chilometri al secondo, è l’asteroide di grandi dimensioni passato più vicino alla Terra in decenni. Secondo gli astronomi un passaggio così vicino non dovrebbe avvenire in futuro per un centinaio di anni. La sua traiettore era stata studiata con precisione e gli scienziati avevano escluso una possibile collisione con la Terra.
Circa 1200 persone sono rimaste ferite a causa di una pioggia di meteoriti sulle montagne degli Urali. Come hanno riferito le autorità russe di Chelyabinsk, citate dall’agenzia di stampa Interfax, tra i feriti ci sono oltre 200 bambini. Due persone, tra un centinaio finito in ospedale, sono in gravi condizioni. La maggior parte delle persone, ha spiegato il ministero dell’Interno, è rimasta ferita dai vetri che sono andati in frantumi a causa dell’impatto del meteorite. Complessivamente sono stati riportati danni in almeno 6 città della regione, situata a circa 1.500 chilometri ad est di Mosca. “C’è stata una grande palla di fuoco, che poi è precipitata. Tutto è accaduto in pochi secondi”, ha raccontato un abitante della zona all’agenzia stampa Itar-tass. Altri testimoni hanno descritto lampi, esplosioni e nuvole di fumo.
I frammenti del meteorite hanno colpito numerose case, distruggendo tetti e finestre, ma la centrale nucleare che si trova nella zona non è stata interessata. Tutte le scuole della zona oggi sono rimaste chiuse. In questo periodo dell’anno nella zona fa molto freddo e la temperatura registrata a Chelyabinsk oggi era di 18 gradi sotto lo zero.
Le autorità hanno sottolineato che il danno avrebbe potuto essere molto più grave se i frammenti di meteorite non fossero caduti in una zona scarsamente popolata. Il vicino impianto nucleare di Mayak non è stato coinvolto, stando a notizie che citano le autorità.
La pioggia di meteroriti, ha poi spiegato Andres Ottenbacher, esperto dell’Esa, agenzia spaziale europea, è stata provocata dall’esplosione di un unico meteorite nell’atmosfera che si è disintegrato prima di toccare terra. “I danni sono stati provocati dall’onda espansiva dell’esplosione”, ha detto Ottenbacher il quale non ha dubbi sulla natura del corpo celeste esploso: “non era un satellite ma un meteorite che non fa differenze tra i paesi”.
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