Berlusconi: Niente confronto a tre con il professore. E avverte la Lega: Buoni o saltano le giunte
”Il confronto tv in qualsiasi momento con qualche minuto di preavviso”. Mario Monti, intervistato questa mattina a Rainews dal direttore Monica Maggioni, rilancia l’invito a Berlusconi e Bersani per un confronto televisivo prima delle elezioni di domenica prossima. “Credo sarebbe possibile, in un serrato confronto televisivo – spiega il presidente del Consiglio uscente – fantasticare un po’ meno e confrontare punti di vista davanti agli italiani che devono votarci”.
Ma Silvio Berlusconi ribadisce di volere il confronto solo con Pier Luigi Bersani. “Il confronto l’ho sempre accettato con chiunque – dice ai microfoni di Rtl 102.5 – anche avendo addosso sei contraddittori, credo che in questa situazione finale è utile che ad andare siano gli unici due possibili vincitori. Capisco che Monti sia disperato vedendo da vicino la possibilità che il suo centro con Casini e Fini non abbia nemmeno rappresentanti in Parlamento, visto che è molto probabile non arrivi al 10%, e quindi resteranno tutti fuori dal Parlamento compresi i signori Casini e Fini che immagino saranno molto addolorati dopo trent’anni di presenza nelle Camere”.
Se la Lega nord dovesse creare problemi al futuro governo che dovesse nascere dalle urne dall’alleanza Pdl-Lega le giunte regionali di Veneto, Lombardia e Piemonte potrebbero cadere. Lo ha detto Silvio Berlusconi. “Se la Lega crea difficoltà al governo – ha detto Berlusconi – possiamo sempre far cadere le giunte delle tre regioni” dove Pdl e Lega governano insieme.
Poi, rispondendo a chi gli chiedeva se temesse un confronto televisivo con Mario Monti, il Cavaliere ha affermato: “I confronti in tv si fanno fra i candidati che sono in lizza. Monti non è più in lizza perché non ha nessuna possibilità di poter vincere queste elezioni”.
“Il confronto l’ho sempre accettato con chiunque, anche avendo addosso sei contraddittori – ha dichiarato -, credo che in questa situazione finale è utile che a andare siano gli unici due possibili vincitori. Capisco che Monti sia disperato vedendo da vicino la possibilità che il suo centro con Casini e Fini non abbia nemmeno rappresentanti in Parlamento, visto che è molto probabile non arrivi al 10%, e quindi resteranno tutti fuori dal Parlamento compresi i signori Casini e Fini che immagino saranno molto addolorati dopo trent’anni di presenza nelle Camere”.
“I voti dati a Monti, Fini o Casini sono o dei voti dati alla sinistra, e allora tanto vale votare l’originale, oppure voti semplicemente e dolorosamente sprecati – ha continuato -, perché sottrarrebbero dei numeri al centrodestra che potrebbe anche diventare minoranza, o non ci credo ovviamente, rispetto a una sinistra che da sempre è minoranza nel nostro Paese”.
“Sono sicuro sull’esito di queste elezioni – ha aggiunto -. C’è un entusiasmo in giro, che riscontro ovunque, superiore a quello del ’94″.
Parlando di Grillo, Berlusconi ha osservato: “Abbiamo fatto un sondaggio: l’80% delle persone che va in piazza a sentire Grillo ci va per divertirsi”. Grillo “è un grande uomo di spettacolo”.
Secondo Berlusconi il comico genovese ha fatto “benissimo” a rifiutarsi di andare in tv su Sky per un confronto televisivo. Grillo, ha continuato, “ha una faccia che fa paura. Il suo palcoscenico naturale sono le piazze”.
Poi, giustificando il ritardo di oltre mezz’ora a un incontro con gli imprenditori di Confindustria Monza e Brianza, ha scherzato: “Non vedo oltre la quarta fila. Mi hanno attaccato la congiuntivite emorragica. Sono stato al San Raffaele e mi hanno riempito di cortisone”.
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