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L’Italia non si riprende, il Pil continua a calare e la disoccupazione marcia verso il 12,2%. Nel 2014 possibile svolta

L’Italia non si riprende, il Pil continua a calare e la disoccupazione marcia verso il 12,2%. Nel 2014 possibile svolta

Nel 2013 il Pil italiano subirà una contrazione dell’1%. E’ quanto emerge dalle previsioni economiche d’inverno della Commissione europea, secondo cui nel 2012 la contrazione del Prodotto interno lordo sarà del 2,2%, mentre nel 2014 si avrà una crescita dello 0,8%.

A novembre, in occasione della presentazione delle previsioni d’autunno, la Commissione aveva parlato di un calo del Pil nel 2012 del 2,3% e nel 2013 dello 0,5%. Nel 2013 il debito pubblico italiano toccherà un nuovo record. Secondo le previsioni della Commissione europea, il rapporto debito/pil arrivera’ al 128,1%, contro il 127,1% del 2012, stessa percentuale alla quale dovrebbe scendere nel 2014, “grazie al considerevole surplus primario ed al ritorno alla crescita economica”.

Brutte notizie anche sul fronte dell’occupazione, con il livello della disoccupazione che in Europa farà registrare un nuovo record nel 2013. Secondo la Commissione Ue, a causa dell’”attuale debolezza nell’attività economica”, nell’eurozona schizzerà al 12,2%, contro l’11,3% del 2012, e nell’Ue a 27 all’11,1%, contro il 10,5%.

Sui dati italiani arriva il commento del commissario europeo agli Affari economici e monetari Olli Rehn, che dice: “Per ora l’Italia non sembra avere bisogno di “misure aggiuntive” di correzione dei conti. “La piena e coerente attuazione delle misure già adottate dovrebbe permettere un pareggio di bilancio strutturale quest’anno”, ha sottolineato, sostenendo che dunque “non sembrano necessarie in questo momento misure aggiuntive”. “E’ essenziale che l’Italia mantenga il percorso di riforme strutturali ed una coerente strategia di consolidamento di bilancio”, conlude poi Rehn. Tenuto conto dell’”elevato livello del debito”, ha ricordato Rehn in una conferenza stampa a Bruxelles, “è essenziale che l’Italia mantenga il percorso di riforme ed una coerente strategia di consolidamento”. In particolare, ha insistito il commissario, dal momento che “per il 2014 stimiamo una peggiore posizione di bilancio (il deficit in termini strutturali dovrebbe passare dallo 0,1% del 2013 allo 0,5%, ndr), è importante mantenere un coerente percorso di consolidamento e riforme strutturali”. ”La Commissione – ha concluso – continuerà a monitorare da vicino l’Italia e presenterà le sue raccomandazioni a maggio”.