Pistorius libero su cauzione, pagano i genitori: Non c’è pericolo di fuga
Il giudice Desmond Nair ha concesso la libertà su cauzione a Oscar Pistorius. La lettura della sentenza è durata oltre un’ora. Il giudice ha spiegato di aver preso la decisione dopo avere analizzato “la totalità delle prove”.
La lunghissima lettura del verdetto, di cui è stata diffusa solo la diretta audio perché il magistrato ha bandito le telecamere dall’aula, è stata seguita in diretta dalle maggiori emittenti globali. Secondo quanto riportato dai giornalisti, in aula Pistorius ha di nuovo pianto mentre il giudice ha ricostruito l’intera vicenda, ripercorrendo ancora una volta i fatti tragici dell’alba del 14 febbraio.
Il giudice non ha nascosto la difficoltà della decisione che ha dovuto prendere, sottolineando di avere davanti “un puzzle di cui non possiedo tutti i pezzi”, evidenziando tutti gli elementi sia in favore della tesi della difesa che in favore della tesi dell’accusa.
In particolare, il giudice si sarebbe convinto a rilasciare l’atleta su cauzione perché non ci sarebbe rischio di fuga, perché non è stato dimostrato dall’accusa che avesse una propensione alla violenza. Inoltre l’accusa non avrebbe dimostrato che il rilascio su cauzione di un imputato accusato di omicidio volontario possa provocare un’ondata di choc e oltraggio.
Il giudice ha poi evidenziato i molti “errori” fatti dalla polizia, in particolare dall’ormai rimosso dal caso investigatore Botha, nelle prime fasi delle indagini.
Nair però non ha mancato di evidenziare quanto siano “pronunciate” le “incongruenze” nella versione dei fatti fornita dalla difesa: perché l’atleta non si è assicurato di sapere dove fosse la fidanzata prima di sparare attraverso la porta del bagno dove pensava ci fosse un intruso – si è domandato il giudice – perché la coppia, una volta sentiti i rumori sospetti, non è scappata dalla porta finestra della camera da letto – ha continuato Nair mettendo in evidenza tutti i ‘buchi’ del racconto di Pistorius – e perché la donna non avrebbe dovuto urlare per avvisare il fidanzato del fatto che era lei chiusa nel bagno e non il temuto ladro.
La cauzione è stata fissata in un milione di rand, poco più di 85mila euro. L’atleta sudafricano dovrà consegnare il proprio passaporto alla polizia alla quale dovrà presentarsi ogni lunedì e venerdì. Inoltre è stato vietato a Pistorius di tornare nella sua casa di Pretoria dove è avvenuto l’omicidio di Reeva Steenkamp. Riguardo a questo il suo avvocato, con un tweet, ha precisato che il suo cliente, non “desidera tornare in quella casa”.
Il giudice Nair ha sensibilmente aumentato la cauzione che in un primo momento, secondo un accordo tra difesa ed accusa, era stata fissata in 250mila rand. Pistorius dovrà depositare la prossima settimana la prima tranche della cauzione di 100mila rand. L’atleta, che come è noto è appassionato di armi, dovrà consegnare alla polizia tutte quelle che possiede, non potrà fare uso di droga o alcol e non potrà cercare di parlare con i testimoni. La prossima udienza è stata fissata per il 4 giugno.
“Sebbene siamo ovviamente sollevati per il fatto che ad Oscar sia stata concessa la libertà su cauzione, questo è un momento triste per la famiglia di Reeva e per tutti noi” ha dichiarato la famiglia di Pistorius. “Come famiglia siamo convinti che la versione di Oscar su quella notte terribile si confermerà essere la verità”, ha aggiunto il portavoce della famiglia, Mulligan Pearce.
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