Italia al voto, tutto pronto. Appello della Cancellieri contro l’astensionismo

Italia al voto, tutto pronto. Appello della Cancellieri contro l’astensionismo

”Votate, votate, votate!”. L’appello agli astensionisti del ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri risuona per tre volte al Viminale, durante la conferenza stampa per la presentazione della macchina elettorale, perché ”attraverso il voto si esprime non solo la nostra opinione ma la democrazia”.
Cancellieri non fa nessuna previsione sul dato che potrà riguardare l’astensionismo: ”Non mi avventuro su questo tema”, premette. Ma aggiunge: ”Mi piace pensare che anche ogni astensionista abbia una sua idea, una sua opinione, un suo intento. Tra l’altro – ricorda il ministro dell’Interno – si può anche andare alle urne e non esprimere nessuna preferenza su coalizioni, partiti e candidati nella scheda elettorale”.
E a chi solleva ipotesi di brogli replica: ”Rifugga da noi qualunque idea, ancorché minima, di brogli elettorali”. ”Noi siamo una ‘casa di vetro’ – tiene a sottolineare – e vogliamo che tutto il nostro operato si svolga nella massima chiarezza”.
Per Cancellieri, inoltre, va cambiata ”la procedura di voto per gli italiani all’estero, il sistema non funziona e va tutto rivisto”. Il ministro dell’Interno auspica ”un salto di qualità per far votare i nostri cittadini” e propone che ”il prossimo Parlamento vari una legge che consenta di votare presso i consolati e non più con le schede elettorali ricevute a casa”.
Tra l’altro, ricorda la titolare del Viminale, ”un sistema simile avrebbe permesso anche agli studenti di Erasmus di votare alle elezioni politiche: questa – confessa – è una ferita che purtroppo è rimasta aperta, ma non c’erano proprio i tempi per intervenire”.
Riguardo poi alla gestione del voto in caso di maltempo, Cancellieri ribadisce: ”Abbiamo allertato tutte le Prefetture in modo tale che, in coordinamento con i comandi dei vigili del fuoco, siano pronte a intervenire per consentire e garantire agli elettori l’accesso ai seggi”.
Il voto costa quasi 390 milioni di euro – E’ per l’esattezza di 389.508.000 di euro il costo delle prossime elezioni, stimato dal Viminale sulla base delle spese complessivamente assegnate sul bilancio dello Stato ai vari ministeri – non solo l’Interno, ma anche gli Esteri, la Giustizia, l’Economia -. La cifra tiene conto anche dell’abbinamento con le elezioni regionali di Lombardia, Lazio e Molise e della quota di spesa che si sosterrà per le comunali fissate per la prossima primavera.