Lazio, scoppia il caso Grillo: annullati migliaia di voti per un candidato omonimo. Ma M5S contesta la procedura: vanno assegnati a noi
In tantissimi seggi del Lazio gli elettori hanno indicato il nome di Beppe Grillo sulle schede e i presidenti le stanno annullando. Il Movimento 5 Stelle contesta questa procedura. Ad annunciarlo sono il candidato alla presidenza della Regione Lazio Davide Barillari e l’avvocato di M5S Alessandro Canali in una dichiarazione estemporanea al quartier generale del movimento a Roma. ”E’ un problema segnalato dai rappresentanti di lista in tantissimi seggi - ha riferito Barillari facendo riferimento ai dati che arrivano anche se parziali di 6 sezioni su 5mila – Gli elettori hanno indicato il nome di Beppe Grillo sulla scheda delle elezioni regionali e i presidenti di seggio stanno annullando i voti”.
Il Movimento 5 Stelle però non ci sta e per bocca dell’avvocato Canali dice: “Stiamo contestando l’annullamento delle schede perché in base alla legge 108 del ’68 quando la volontà di un elettore è chiara e manifesta il voto è valido. E in questo caso, dunque, essendo Grillo nome e parte del simbolo, il voto deve essere attribuito al Movimento 5 Stelle. Arrivano segnalazioni da moltissimi seggi – ha continuato – si tratta di migliaia di schede, schede che per noi invece sono voti validi. Stiamo cercando di contestare e stiamo dicendo ai rappresentanti di lista di contestare”. ”Se questi voti sono dichiarati nulli l’eventuale esito finale potrebbe essere pregiudicato a danno del Movimento 5 stelle – ha precisato l’avvocato Canali – quindi lanciamo un appello a tutti i rappresentanti di lista di contestare le schede dichiarate nulle illegittimamente dai presidenti di seggio”. Inoltre, l’avvocato ha annunciato che il movimento ricorrerà in ogni sede legale e davanti alla Commissione elettorale per far attribuire questi voti in favore del movimento. “Stiamo contestando le schede e adesso manderemo un fax alla Commissione in maniera che chiarisca che sono voti regolari onde evitare strascichi giudiziari nelle prossime settimane”, aggiunge. ”Alle politiche non è successo per un semplice motivo perché non c’è lo spazio per la preferenza - ha chiarito ancora l’avvocato rispondendo ai giornalisti – noi controlliamo 5.300 sezioni del Lazio e ci stanno arrivando migliaia di segnalazioni, in alcuni seggi si parla di 30 voti annullati. In questo modo se venissero moltiplicati per le sezioni possono essere decine di migliaia di voti rilevanti per una corsa che si prefigura all’ultimo voto”, ha chiarito parlando della situazione nel Lazio.
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