Thyssen, in appello pena ridotta all’Ad: non fu omicidio volontario. Esplode in aula la rabbia dei parenti
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E’ l’appello urlato da madri e mogli in aula. “Oggi hanno ammazzato di nuovo nostri figli, noi questa sentenza non la acceteremo mai” dice Rosina Platì, madre di Giuseppe Masi. “Durante il secondo grado non è emerso alcun elemento nuovo e non capiamo perché siano state ridotte le pene. Noi andremo avanti, non ci fermeremo mai” assicura. E aggiunge: “Se il ministro della giustizia non verrà andremo noi, andremo da Napolitano, da chiunque. Vogliamo che qualcuno ci ascolti: hanno ammazzato i nostri figli e le nostre vite sono rovinate per sempre”. Ridotte le pene anche per gli altri cinque imputati del processo: sette anni a Gerald Piregnitz e Marco Pucci, otto anni e 6 mesi per Raffaele Salerno, 8 anni a Cosimo Cafueri e 9 anni di carcere per Daniele Moroni. Per il pm Raffaele Guariniello, “al di là del riconoscimento del dolo, resta una sentenza storica: quello che conta è che mai in Italia o nel mondo sono state date pene così alte per degli infortuni sul lavoro”.
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