Trattativa Stato-Mafia, rinviati a giudizio 10 imputati. Ci sono Riina, Dell’Utri e Mancino
Si aprirà il prossimo 27 maggio davanti alla seconda sezione della Corte di Assise di Palermo il processo per la trattativa Stato-mafia. A deciderlo è stato il gup Piergiorgio Morosini, che oggi al termine di una camera di consiglio durata due ore ha rinviato a giudizio tutti e 10 gli imputati. Alla sbarra i capimafia Totò Riina, Antonino Cinà, Leoluca Bagarella e il pentito Giovanni Brusca, accusati di violenza o minaccia a Corpo politico dello Stato, così come gli ex militari del Ros Antonio Subranni, MarioMori e Giuseppe De Donno, e l’ex senatore del Pdl Marcello Dell’Utri. E’ imputato, invece, di concorso in associazione mafiosa e calunnia all’ex capo della polizia Gianni De Gennaro, Massimo Ciancimino, figlio dell’ex sindaco mafioso di Palermo. Di falsa testimonianza, invece, è accusato l’ex ministro dell’Interno Nicola Mancino. Stralciata per motivi di salute, invece, la posizione di Bernardo Provenzano, anche lui inizialmente tra gli imputati. L’ex ministro Calogero Mannino, invece, ha chiesto ed ottenuto il rito abbreviato, che si aprirà il 20 marzo.
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