Egitto, per la strage di Port Said (morirono 74 persone) condanna a morte per 21 imputati. Manca ancora la “mente” del massacro
Il Tribunale del Cairo ha confermato le condanne a morte per 21 imputati nel processo per la strage dello stadio di Port Said dello scorso anno, dove, a seguito di gravi incidenti, morirono 74 persone.Il tribunale ha inoltre condannato l’ex responsabile della sicurezza di Port Said, il generale Essam Samak, a 15 anni di carcere per le sue responsabilità nei disordini che sfociarono nella strage allo stadio. Altri 10 imputati sono stati condannati a pene detentive di 15 anni. Altri 28 imputati a vario titolo sono stati invece prosciolti dai giudici. ”In attesa dei dettagli della sentenza per sapere chi è la ‘mente’ del massacro di Port Said e conoscere la verità di quello che sta succedendo in Egitto – ha scritto su Twitter il presidente del Partito della Costituzione e leader dell’opposizione Mohammed ElBaradei - Mi auguro che non sia la mano invisibile che ci ha perseguitato per due anni”. Centinaia di manifestanti sono scesi in piazza a Port Said per contestare la conferma delle condanne a morte.
Lo ha riferito il sito di al-Ahram, spiegando che i manifestanti sono scesi nelle principali piazze della città e al porto. Nella protesta intonati slogan contro il ministero della Giustizia e quello degli Interni, mentre la sentenza è stata definita politicizzata. Davanti alla sede del governatorato di Port Said si è invece riunita una folla che chiede un risarcimento per chi è rimasto ucciso negli scontri con le forze dell’ordine. Alcuni cameramen sono stati aggrediti dai manifestanti e la loro attrezzatura è stata danneggiata.
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