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Sabelli (Anm) contro Berlusconi: “Gli attacchi alla magistratura sono una sfida alla Costituzione”

”Qualsiasi generalizzazione, qualsiasi attacco alla magistratura, idea di manifestazioni dirette contro di essa costituiscono una sfida a principi che sono fondamento della nostra Costituzione e delle democrazie mature”. Lo ha detto a Catania il presidente dell’Anm Rodolfo Maria Sabelli sulle posizioni espresse da Berlusconi sulla giustizia. Sabelli, a margine di un incontro promosso da Unità per la Costituzione, ha sottolineato che ”il principio di autonomia e di indipendenza della magistratura è non soltanto uno dei principi fondamentali ai quali si ispira l’azione dell’Anm, ma è uno dei principi fondamentali della nostra Costituzione e, aggiungerei, di qualsiasi sistema democratico maturo”. ”Noi difendiamo e difenderemo sempre questi principi – ha concluso Sabelli – che non sono fine a sé stessi. Non difendiamo dei privilegi della magistratura: sono delle realizzazioni, dei principi strettamente collegati al principio di eguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge”. La reazione del Pdl non si è fatta attendere. “La dichiarazione del presidente dell’Anm Rodolfo Maria Sabelli secondo cui la critica ad alcuni magistrati è un attacco alla Costituzione è di una gravità senza precedenti” dice Sandro Bondi.

“In qualsiasi altro Paese democratico dichiarazioni come quelle rilasciate oggi da un magistrato come Sabelli sarebbero considerate lesive dell’autonomia e dell’indipendenza delle istituzioni democratiche e di conseguenza censurate con forza”, aggiunge l’esponente del Pdl. Mentre il segretario del Pdl, Angelino Alfano, a margine del workshop Ambrosetti a Cernobbio, smentisce che Berlusconi abbia chiesto al suo partito un gesto clamoroso di protesta contro i magistrati come l’occupazione fisica della sede del Csm, ma il Pdl andrà in piazza, come previsto, per protestare contro “una parte” della magistratura. ”No – risponde Alfano a chi gli chiede se siano veritiere le indiscrezioni della stampa al riguardo – noi andremo in piazza e faremo con tutte le nostre forze ogni rimostranza per evitare che una parte di magistratura politicizzata vada contro la sovranità popolare. Silvio Berlusconi è il leader politico italiano più votato negli ultimi vent’anni. La nostra è una democrazia matura, che non può accettare che ci sia un pezzo di magistratura politicizzata che per via giudiziaria intende eliminare il leader politico italiano più votato in questi anni”.