Il medico di Berlusconi: lascerà l’ospedale domattina. E il Cavaliere blocca il sit in davanti al tribunale
“Assolutamente. Il ricovero di Silvio Berlusconi è confermato fino a domani”. A dirlo all’Adnkronos è Alberto Zangrillo, medico personale dell’ex premier e primario del reparto di Anestesia e Rianimazione cardiovascolare dell’ospedale San Raffaele di Milano. Per oggi, non sono previste conferenze stampa né aggiornamenti sulle sue condizioni.
Silvio Berlusconi, continua il medico, si trova “sotto stretto monitoraggio cardiovascolare”. “Il dato nuovo, rispetto a ieri – spiega - è l’alterazione dell’equilibrio emodinamico, già manifestatasi questa notte e, di nuovo, stamattina, con nitidezza”. L’alterazione provoca a Berlusconi “fastidiosi picchi di ipertensione arteriosa”. Nonostante questo, Zangrillo precisa che il Cavaliere “è sereno e consapevole, perché si fida e si affida a noi”.
E mentre il Pdl resta sul piede di guerra e denuncia una campagna giudiziaria contro l’ex premier, Berlusconi chiede ai suoi parlamentari di “soprassedere” dalla manifestazione organizzata per domani a Milano. Una decisione, spiega, presa in nome del “rispetto che ho sempre portato alle istituzioni repubblicane”. “Sono grato al segretario del Popolo della Liberta’, che ieri a nome di tutti i dirigenti del movimento ha deciso che prima della riunione dei gruppi parlamentari convocata per domani a Milano si svolgesse una manifestazione di solidarieta’, di vicinanza e di affetto verso di me -dice Berlusconi-. Ho visto pero’ che i soliti giornali attribuiscono a me questa iniziativa che invece e’ nata spontaneamente nel dialogo tra la base e i vertici del nostro Movimento”.
Il Cavaliere prosegue: “In effetti questa mattina, mi sono state rappresentate le modalita’ con le quali si sarebbe svolta domani questa manifestazione a mio sostegno attraverso la partecipazione di tutti i parlamentari appena eletti alla pubblica udienza che domani mi vede interessato al tribunale di Milano, al fine di chiedere, a nome di quel terzo degli italiani che la nostra coalizione rappresenta, il trasferimento di tutti i procedimenti che mi riguardano in altra sede diversa da Milano, giudicata in base ai comportamenti di questi ultimi diciannove anni pregiudizialmente nemica di Silvio Berlusconi, come persona e come leader politico”.
Berlusconi sottolinea quindi che “apprese queste modalita’ ho ritenuto, pur ringraziando di cuore tutti i parlamentari per la loro dimostrazione di fiducia e di affetto, di chiedere di soprassedere a tale iniziativa per il rispetto che ho sempre portato alle istituzioni repubblicane”. ”Nonostante tutto, continuo ancora a confidare che la verita’ sia piu’ forte di ogni pregiudizio e di ogni strumentalizzazione politica anche da parte di chi deve pronunciare una sentenza in nome del Popolo italiano in un procedimento che mi vede in base alla realta’ dei fatti come incontestabilmente innocente”, conclude Berlusconi. ”Ormai è evidente a tutti, a chiunque abbia onestà intellettuale, indipendentemente dalle appartenenze politiche e culturali di ciascuno, che verso Silvio Berlusconi sono praticati metodi che credevamo propri dei regimi non democratici verso i dissidenti politici”, dice Daniele Capezzone, portavoce nazionale del Pdl. ”Ne deriva un vero e grave allarme democratico, che dovrebbe interpellare tutti, anche coloro che non lo hanno votato -prosegue-. Non sono in causa i diritti di una persona e di un leader politico, ma il diritto di tutti i cittadini a scegliere liberamente e democraticamente i propri rappresentanti, senza che vi sia una criminalizzazione scientifica e sistematica di un’area politica e del suo leader”, conclude Capezzone.
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