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Juventus soffre ma batte il Catania (1-0) e vola a 62 punti in classifica. Lo scudetto dietro l’angolo

La Juve soffre ma batte 1-0 in casa un buon Catania e vola a 62 in classifica a +9 sul Napoli sconfitto dal Chievo. La squadra di Antonio Conte ci prova con poca incisivita’ fino alla fine e la costanza viene alla fine premiata con la rete di Giaccherini nel primo minuto di recupero. Una beffa per il Catania di Maran che pregustava il risultato positivo allo Juventus Stadium, e che con questa sconfitta resta a 42 punti. Rispetto alla gara con il Napoli, Conte aveva deciso di inserire Pogba, ottima e alla fine decisiva la sua prova, a centrocampo al posto dello squalificato Vidal e rilancia Asamoah a sinistra al posto di Peluso. Nel Catania Maran, costretto a rinunciare a Bergessio, cambia di nuovo modulo passando al 3-5-2 restituendo una maglia ad Almiron in mediana. Un Catania accorto ha bloccato molto bene una Juve che ha faticato a trovare gli spunti giusti, soprattutto in attacco e ad alzare i ritmi. I bianconeri poche volte si sono resi pericolosi, con Vucinic e Marchisio. Il Catania ha replicato solo con un tiro da fuori di Lodi di poco a lato.

Al 16′ Vucinic prova il destro in diagonale dal limite ma Andujar devia in angolo. Due minuti dopo si fa vivo in avanti il Catania con un tiro-cross di Gomez, sul quale Buffon e’ attento e blocca in due tempi. Poi al 28′ ci prova Lodi dalla distanza con la palla che termina un metro a lato alla sinistra di Buffon. A meta’ tempo da Giovinco a Marchisio il cui destro dal limite, deviato da Spolli, sfiora il palo alla sinistra di Andujar.

Al 34′ Pirlo pesca Vucinic il cui colpo di testa termina alto. Un minuto dopo arriva l’occasione piu’ ghiotta della gara: su un cross dalla sinistra di Giovinco, Bellusci e Almiron pasticciano in area e si fanno rubare la palla da Vucinic che con il destro in girata colpisce il palo interno alla sinistra di Andujar. Subito dopo si fa espellere il tecnico del Catania, Maran per proteste. Chiedeva un fallo subito da Gomez nell’azione precedente. La squadra di Conte non riesce ad incidere.

Nella ripresa la musica non cambia anche se il tecnico della Juve tenta prima la carta Matri e poi Quagliarella per vincere la sfida. Sono solo due le occasioni nella seconda frazione, prima dei decisivi minuti finali. All’8′ Marchisio a Bonucci il cui destro centrale, e’ bloccato da Andujar. Subito dopo ci prova Pogba in diagonale dalla distanza ma Andujar vola sulla destra e devia in angolo. Il Catania tenta di pungere in contropiede ma non trova mai la misura dell’ultimo passaggio con Buffon che non viene praticamente mai impegnato. Juve vicina al vantaggio al 27′: punizione dai 25 metri, da posizione centrale. Pirlo calcia bene sotto la barriera ma Alverez da dietro la barriera si stacca e va deviare il tiro diretto sul palo alla destra di Andujar.

Sulla ribattuta arriva Marchisio ma il suo tiro sfiora il palo dalla parte opposta. Nel finale Conte inserisce Giaccherini, la mossa vincente. Il centrocampista prima viene ammonito per simulazione, ma al 47′ trova il gol vittoria. Pogba in area aggancia un difficile pallone e rimette al centro, Andujar smanaccia verso l’accorrente Giaccherini che controlla di petto e di controbalzo destro infila la palla nell’angolo alla destra del portiere. Obbiettivo raggiunto. Al 49′ altra occasione per Quagliarella che solo calcia addosso a Andujar in uscita. Finisce 1-0 con la Juve che ipoteca il titolo.

Chievo stende Napoli, azzurri a -9 dalla Juve. Il Napoli affonda in casa del Chievo e vede allontanarsi la Juventus, ora a +9. Gli uomini di Mazzarri, a secco di vittorie da 5 turni, perdono 2-0 in casa dei veneti, reti di Drame’ e Thereau nel primo tempo, che si confermano ‘bestia nera’ dei campani che su 5 trasferte in Serie A al Bentegodi hanno collezionato 4 sconfitte. Il Napoli resta fermo a 53 punti, due sopra il Milan, sale a 32 il Chievo che si allontana dalle zone basse della classifica.

Cominciano bene i partenopei con Zuniga che al 10′ fa partire un destro da fuori area non di molto alto sulla traversa. Ma ad aprire le marcature e’ una perla balistica di Drame’, il difensore senegalese del Chievo che al 12′ da fuori infila De Sanctis. Al 15′ ancora i padroni di casa vicini al gol con una zuccata di Paloschi che accarezza la parte alta della traversa. Gli azzurri, un po’ storditi, replicano al 21′ con un contropiede orchestrato da Cavani, l’uruguaiano si invola verso l’area e da posizione defilata tira ma Puggioni blocca agevolmente. Al 26′ si fa vedere ancora il Napoli, questa volta con Insigne con un destro da fuori area che esce di un metro.

Al 38′ punizione velenosa di Cavani con Puggioni che riesce a respingere, sulla ribattuta Rolando prova a ribadire in rete ma la palla deviata finisce fuori. Nel momento migliore degli uomini di Mazzarri il Chievo colpisce in contropiede: al 43′ Thereau intercetta e addomestica in area un lancio lungo, il francese mantiene il sangue freddo e supera De Sanctis: 2-0 per i padroni di casa. Nell’intervallo Walter Mazzarri ridisegna la sua squadra e avanza il baricentro dei partenopei gettando nella mischia il centrocampista Dzemaili al posto del difensore Gamberini. Al 48′ Cavani ancora pericoloso, l’attaccante riceve un pallone invitante di Hamsik a centro area ma la girata e’ alta. Dieci minuti piu’ tardi il Napoli ha la grande possibilita’ di rientrare in partita, l’arbitro Rocchi concede un rigore agli ospiti per un fallo in area di Dainelli su Cavani. E’ il ‘Matador’ a incaricarsi del tiro dagli 11 metri ma Puggioli strega l’uruguaiano deviando in angolo con una gran parata. Passa un minuto e al 13′ Paloschi ha il match point su azione di contropiede ma davanti a De Sanctis perde l’attimo ed il portiere blocca. Mazzarri prova a dare una scossa ai suoi sostituendo Inler con Armero, dentro anche Pandev per Zuniga. Al 65′ Cavani prova a deviare di testa una punizione ma il pallone finisce alto sopra la traversa. Ci prova ancora il Napoli al 78′ con Maggio ma il colpo di testa e’ fuori. Al 85′ prosegue il duello tra Cavani e Puggioni, ancora una volta ha la meglio l’estremo difensore dei veneti che devia in angolo un tiro del giocatore sudamericano. Finisce la partita con il Bentegodi in festa e il Napoli a testa bassa che torna a casa con una sconfitta che ha il sapore di un addio alle ultime speranze scudetto.