Il Papa rifiuta l’anello piscatorio d’oro. 132 delegazioni tra capi di Stato e di governo alla cerimonia. Napolitano con Grasso e Boldrini
Sono 132 le delegazioni di paesi stranieri ”di diverso livello e importanza” che saranno presenti domani alla messa di inizio pontificato di Papa Francesco. Lo ha riferito il portavoce vaticano padre Federico Lombardi, aggiungendo che “le chiese e confessioni cristiane che saranno rappresentate sono 33″, e che ci sono anche delegazioni ebraica, musulmana e buddhista. Padre Lombardi ha poi ribadito che “non c’è un invito della Santa Sede” che “informa” della celebrazione e chi manifesta il desiderio di essere presente è ”benvenuto”. I capi di Stato e presidenti che saranno domani a San Pietro sono in tutto 31. ”Le due principali delegazioni”, l’Italia e l’Argentina, saranno rappresentate ai massimi livelli: ci saranno il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il premier Mario Monti e i nuovi presidenti delle Camere, Pietro Grasso e Laura Boldrini. Per l’Argentina la delegazione sarà guidata dalla presidente Cristina de Kirchner, ricevuta in forma privata, questa mattina, dal Pontefice. Dopo l’incontro, durato 15- 20 minuti, il pranzo tra papa Bergoglio e Kirchner vestita elegantamente di nero, dal cappello alle scarpe.
La messa di ‘inizio del ministero petrino’ (questo il nome corretto per la cerimonia, ha spiegato padre Lombardi, che sostituisce il termine precedentemente usato di messa per ‘l’intronizzazione’) non dovrebbe essere particolarmente lunga (la celebrazione dovrebbe durare due ore) e l’omelia del papa sarà in italiano. Rispetto al testo scritto è possibile “che aggiunga altre frasi e osservazioni”, ha specificato padre Lombardi. La messa terminerà con un ‘te deum’.
Prima della messa l’ultimo rito sarà “l’omaggio di obbedienza da parte dei presenti al nuovo Papa”, ha riferito il direttore della Santa Sede aggiungendo che per rendere il rito “un po’ semplice”, saranno scelti, in rappresentanza di tutto il collegio cardinalizio, “sei cardinali, due per ognuno degli ordini dei vescovi, presbiteri, diaconi”. Poi sarà la volta di un ”lungo giro” in ‘papamobile’ tra la folla in Piazza S. Pietro.
Il Papa si recherà dunque in sacrestia intorno alle 9.15 per prepararsi alla celebrazione che inizierà alle 9.30. La cerimonia avrà inizio dalla tomba di San Pietro dove il Papa sarà accompagnato dai patriarchi delle chiese orientali cattoliche che sono circa una decina. Quattro di essi sono cardinali, gli altri arcivescovi maggiori.
Padre Lombardi ha detto poi che Papa Francesco ha deciso di conservare il suo stemma episcopale e il motto ‘miserando atque eligendo’, tratto dalla vocazione di San Matteo. Non è d’oro ma di argento dorato l’anello del pescatore scelto tra tre proposte da Papa Francesco. Sopra è rappresentato San Pietro con le chiavi e l’autore è l’artista italiano Enrico Manfrini che aveva realizzato il bozzetto durante il pontificato di Paolo VI. L’anello sarà offerto al Pontefice domani dal cardinale decano Angelo Sodano.
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