Palermo, Dell’Utri condannato anche in appello: 7 anni per concorso esterno in associazione mafiosa
I giudici della Corte d’Appello di Palermo hanno condannato a 7 anni Marcello Dell’Utri, accogliendo la richiesta del pg Luigi Patronaggio. ”Il romanzo criminale continua…”, ha commentato a caldo Dell’Utri. “Naturalmente speravo in un’assoluzione -dice - ma sapevo anche che poteva essere una condanna. Ne prendo atto. Accettiamo il verdetto emesso dai giudici. Leggeremo bene la sentenza”. E alla richiesta dei giornalisti se continua ad avere fiducia nella giustizia, Dell’Utri replica: “Fiducia è una parola grossa, continuo ad avere tranquillità perché tanto il percorso non lo posso modificare”.Dell’Utri, presente in aula, era accusato di concorso esterno in associazione mafiosa. L’ex senatore del Pdl si era presentato all’aula bunker con un occhio molto arrossato e quando i giornalisti gli avevano chiesto se avesse l’uveite, era scoppiato a ridere, dicendo: “Chissà, magari mi sono fatto venire l’uveite per solidarietà…”. Ma poi era tornato serio e aveva spiegato: ”Credo sia una forma di semplice congiuntivite”.”Questa è una sentenza che rende giustizia a un lavoro molto impegnativo svolto, ci riteniamo soddisfatti”, ha commentato il pg Patronaggio. “Sostanzialmente la sentenza di condanna a 7 anni per Dell’Utri è una conferma della sentenza di secondo grado, è stata riconosciuta la responsabilità penale per il periodo che arriva fino al 1992. Dobbiamo leggere le motivazioni, poi le singole condotte che vengono ascritte al condannato”, ha aggiunto Patronaggio. E alla domanda se la Procura generale chiederà l’arresto dell’imputato, Patronaggio ha replicato: “Questo non è dato sapere…”.
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