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Papa Francesco ai giovani “Per favore, non lasciatevi rubare la speranza”

Papa Francesco ai giovani “Per favore, non lasciatevi rubare la speranza”

“Per favore, non lasciatevi rubare la speranza!”. Papa Francesco esce dal discorso scritto, preparato per l’omelia della Messa della Domenica delle Palme e della Passione del Signore’ nella basilica vaticana di San Pietro, per rivolgere ‘a braccio’ ai fedeli un’esortazione che è anche una preghiera, accompagnata da un’interlocuzione – “per favore” – che sta diventando una caratteristica verbale di Jorge Mario Bergoglio in questi primi giorni di pontificato. Da subito i fedeli hanno notato che non aveva al dito l’Anello del Pescatore, ma quello in argento da arcivescovo di Buenos Aires.

Ci sono i giovani nel ‘mirino’ spirituale di Papa Francesco nella sua omelia dalla basilica vaticana di San Pietro per la ‘Messa della Domenica delle Palme’, con un occhio che si allunga fino al prossimo luglio e a Rio de Janeiro, la citta’ brasiliana dove si svolgera’ quest’anno la ‘Giornata mondiale della gioventù’. “Voi ci portate la gioia della fede e ci dite che dobbiamo vivere la fede con un cuore giovane, sempre, anche a settanta, a ottant’anni – esclama il pontefice – Con Cristo il cuore non invecchia mai!”.

Sempre ai giovani, Jorge Mario Bergoglio raccomanda: “Voi portate la Croce pellegrina attraverso tutti i continenti, per le strade del mondo. La portate rispondendo all’invito di Gesu’, ‘Andate e fate discepoli tutti i popoli’, che e’ il tema della ‘Giornata della Gioventu’ di quest’anno’ – ricorda – La portate per dire a tutti che sulla croce Gesu’ ha abbattuto il muro dell’inimicizia che separa gli uomini e i popoli e ha portato la riconciliazione e la pace. Viviamo la gioia di camminare con Gesu’, di essere con Lui, portando la sua Croce, con amore, con uno spirito sempre giovane!”.

“Gioia”: questa deve essere la prima parola, per Papa Francesco. “Non siate mai uomini, donne tristi: un cristiano non puo’ mai esserlo!”, esorta il Pontefice. “Non lasciatevi prendere mai dallo scoraggiamento!”, e’ il suo invito ai fedeli. Spiega infatti Jorge Mario Bergoglio: “La nostra non è una gioia che nasce dal possedere tante cose, ma dall’aver incontrato una persona: Gesù; dal sapere che con Lui non siamo mai soli, anche nei momenti difficili, anche quando il cammino della vita si scontra con problemi e ostacoli che sembrano insormontabili. E ce ne sono tanti!”, osserva il Papa. ”Noi accompagniamo, seguiamo Gesù, ma soprattutto sappiamo che Lui ci accompagna e ci carica sulle sue spalle: qui sta la nostra gioia, la speranza che dobbiamo portare in questo nostro mondo. Portiamo a tutti la gioia della fede!”, e’ l’esortazione del pontefice. Papa Francesco dice no alla sete di potere e di denaro, no alla corruzione, no a chi afferma che l’ingiustizia e la violenza non si possono sconfiggere, che il male è destinato a trionfare.

“Guardiamoci intorno – osserva il pontefice – Quante ferite il male infligge all’umanita’! Guerre, violenze, conflitti economici che colpiscono chi è più debole, sete di denaro, di potere, corruzione, divisioni, crimini contro la vita umana e contro il creato! E i nostri peccati personali: le mancanze di amore e di rispetto verso Dio, verso il prossimo e verso l’intera creazione. Gesu’ sulla croce sente tutto il peso del male e con la forza dell’amore di Dio lo vince, lo sconfigge nella sua Resurrezione”. Quindi, si rivolge direttamente ai fedeli, chiamandoli “cari amici”. Sottolinea Jorge Mario Bergoglio: “Noi tutti possiamo vincere il male che c’e’ in noi e nel mondo: con Cristo, con il bene. Ci sentiamo deboli, inadeguati, incapaci? – chiede il Papa – Ma Dio non cerca mezzi potenti: e’ con la croce che ha vinto il male! Non dobbiamo credere al maligno che ci dice: non puoi fare nulla contro la violenza, la corruzione, l’ingiustizia, contro i tuoi peccati. Non dobbiamo mai abituarci al male! Con Cristo – conclude Francesco – possiamo trasformare noi stessi e il mondo”.

Al termine della celebrazione della messa, Papa Francesco compie un lungo giro all’interno del perimetro segnato dal Colonnato del Bernini, in piedi, sulla jeep, per salutare i fedeli che gremiscono piazza San Pietro. Sempre sorridente, con la mano destra saluta e benedice i pellegrini, si ferma a baciare e accarezzare i bambini, mentre i fedeli al di la’ delle transenne agitano le bandiere di provenienza da ogni parte del mondo, assieme ai ramoscelli d’ulivo, simbolo di pace e dell’ingresso festoso di Gesu’ a Gerusalemme.