Bersani non ce l’ha fatta: “Consultazioni non risolutive”. Ora Napolitano farà le verifiche
Il presidente incaricato Pier Luigi Bersani è giunto al Quirinale per conferire con il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano circa l’esito delle sue consultazioni relative alla formazione del nuovo governo. Consultazioni concluse per Bersani in mattinata. ”E’ stato un giro di ricognizione che mi ha dato un quadro molto preciso e realistico sia sulla situazione economica e sociale sia sulla situazione politica”. La palla passa ora a Giorgio Napolitano, che si riserva tempo per approfondire personalmente i possibili sviluppi del quadro politico istituzionale. E’ questo il verdetto dopo un’ora e un quarto di colloquio del premier incaricato con il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che ha fatto seguito a una giornata dominata dall’incertezza e dalle dichiarazioni improbabili di Grillo che ha rilanciato il mito del ‘modello Belgio’ con il Parlamento al lavoro senza governo.
Fonti del Pd spiegano però che Bersani non ha rinunciato al pre-incarico ricevuto dal presidente per tentare la formazione del governo. Il Capo dello Stato condurrà propri accertamenti ma questo non comporta la rinuncia all’incarico da parte del leader democratico.
Domani ricomincerà al Quirinale uno stretto giro di consultazioni, che si svolgeranno tutte in un solo giorno. Si parte alle 11 con il Pdl, per proseguire alle 16 con M5S, alle 17 Scelta Civica, alle 18 con il Pd.
Il segretario del Pd ha voluto ringraziale la ”presidenza della Camera per l’efficiente ospitalità” e ”la stampa per la presenza” in questi giorni di incontri alla Sala del Cavaliere di Montecitorio. Poi di fronte alle richieste dei giornalisti che gli chiedevano di rispondere alle domande. ”No, dai, grazie. Per una volta facciamo senza domande…”, ha tagliato corto il leader Dem. Luigi Zanda, capogruppo del Pd al Senato, al termine dell’incontro con il segretario, ha dichiarato: “Abbiamo riferito a Bersani della preoccupazione dei gruppi parlamentari del Pd per le condizioni gravi del nostro Paese, condizioni che si vanno aggravando di ora in ora. Abbiamo sottolineato la necessità che il Paese abbia al più presto un governo politico e democratico, che nasca dal risultato elettorale, perché siamo convinti che solo un governo politico possa avere la forza per affrontare la crisi e lavorare per risolverla”. ”Crediamo che nelle ore che ancora abbiamo davanti – ha dichiarato – sia possibile dare una svolta positiva alla situazione ed è questo l’appello che facciamo a tutte le forze politiche”.
“C’è ancora spazio, le partite delicate si risolvono nell’ultima fase - ha continuato -. Tutti gruppi parlamentari sappiano assumersi le loro responsabilità di dare un contribuito alla soluzione della crisi e certamente non possiamo considerare un contributo positivo l’apporre condizioni inaccettabili, la cui impraticabilità dimostra anche la strumentalità con cui vengono poste”. Gennaro Migliore, a nome della delegazione di Sel, dopo l’incontro con Bersani alla Camera, ha dichiarato: ”E’ possibile ancora verificare nelle aule il consenso sulla proposta fatta” dal centrosinistra. ”Abbiamo registrato che la disponibilità offerta” per un governo del cambiamento è ”stata impedita da un atteggiamento provocatorio del Pdl e di Berlusconi”, ha continuato. ”Il presidente della Repubblica – ha rimarcato Migliore – non è materia di discussione contrattuale”, il capo dello Stato ”dovrà essere una figura di garanzia” e ”qualsiasi profferta di scambio è stata, giustamente per noi, rifiutata”.
“Per quanto ci riguarda – ha chiarito – sono inaccettabili tutte le ipotesi che contemplino una maggioranza con il Pdl. E lo diremo in tutte le sedi, che non siamo disponibili a sostenere alcuna forma di governo, che si tratti di governissimi o governi del presidente, che contempli una maggioranza con il Pdl”. Bersani ha incontrato oggi anche la delegazione di Centro democratico. “Siamo preoccupati e allarmati per la mancata sensibilità che si sta registrando da parte di altre forze – ha detto Pino Pisicchio, a nome del partito -. Speriamo che le prossime ore possano essere utili per recuperare un’ipotesi di governo”. ”Vogliamo ancora pensare che esista uno spazio di responsabilità e che le forze politiche che non fanno parte della nostra coalizione comprendano l’eccezionalità della situazione”, ha continuato. “Abbiamo ribadito a Bersani – ha riferito – l’assoluta necessità di garantire la formazione di un governo che faccia riferimento a un programma di governo netto”.
Cd ha sostenuto la proposta di istituire la Convenzione per le riforme perché essa può “contribuire a formare uno spirrito di condivisione anche da parte delle forze politiche che si collocano all’opposizione”. Occupazione, rilancio dell’attività delle imprese sono le priorità da affrontare, “anche attraverso una rinegoziazione con l’Europa dell’extra debito”. Bersani, ha dichiarato infine Pisicchio, non ha nascosto quanto sia impervio il cammino. “Ci ha riferito dei colloqui avuti con le altre delegazioni e ci ha reso noto il quadro delle difficoltà che ha incontrato”. Intanto, in un comunicato del Consiglio direttivo Scelta Civica lamenta come non vi sia stato “nessun riscontro sulle proposte sollecitate”. “A quarantott’ore dall’incontro con Pierluigi Bersani poco si è visto delle proposte che avevamo sollecitato nel confronto con il presidente del Consiglio incaricato”. ”Scelta Civica guarda in ogni caso con fiducia alle conclusioni che il presidente della Repubblica tirerà al termine della giornata”, conclude la nota.
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