Omicidio Aldrovandi, Mamma coraggio querela i poliziotti che hanno manifestato sotto il suo ufficio. Cancellieri ordina un’ispezione
‘Odiose strumentalizzazioni. Politica ipocrita, tecnici superficiali, sindacati vergognosi. Quanto al ministro, è ora che vada a casa”. Il Coisp rispedisce ”ai vari mittenti tutte le accuse ingiuste, infondate e strumentali” rivolte in occasione della manifestazione di Ferrara ”a gente che svolge il proprio lavoro e tiene fede al proprio ruolo diligentemente, correttamente e coraggiosamente”.
Il Coisp dopo le critiche spiega le ragioni del sit-in in segno di solidarietà ai quattro poliziotti condannati per la morte di Federico Aldrovandi. ”Oggi -fa osservare il Coisp- si grida allo scandalo e si dà addosso al Coisp, perché abbiamo fatto notare che i colleghi condannati per colpa e solo per colpa non dovrebbero stare in carcere considerato che è la stessa legge a stabilirlo; perché abbiamo osato dire le cose come stanno” ”Perché – domanda il sindacato indipendente di polizia – nessuno osa mai parlare delle volte che i poliziotti vengono aggrediti e massacrati senza che si lavori onestamente per cambiare cose che possono e devono essere cambiate? Perché? La verità è che una politica ipocrita, tecnici superficiali e voltagabbana, e sindacati che se ne restano accuratamente e vergognosamente al riparo da discussioni difficili e scomode non fanno che aggravare lo stato di migliaia di uomini e donne che non hanno microfoni a cui parlare”.
”Siamo profondamente colpiti – dice Franco Maccari, segretario generale del Coisp -dalla superficialità dei tanti che hanno emesso spietati giudizi senza avere la più pallida idea di come fossero andate veramente le cose in quella piazza di Ferrara. Prima fra tutti il ministro, Annamaria Cancellieri, che senza preoccuparsi di capire come stessero le cose, ha parlato a sproposito di offese a una famiglia e una madre che noi rispettiamo totalmente, e di mancato rispetto di sentenze e di Istituzioni, che non ci è mai appartenuto”.
E sulla scelta di manifestare (sotto le finestre dell’ufficio di Patrizia Moretti, madre di Federico Aldrovandi) secondo Maccari è stata una circostanza strumentalizzata: quella piazza è stata scelta solo “perché è nel cuore della città e per nessun altro motivo”. Commentando le parole del Coisp contro Cancellieri, Patrizia Moretti all’Adnkronos afferma: “Direi che la loro terminologia li qualifica: continua l’arroganza, se la prendono con tutti, con le istituzioni oltre che con le famiglie delle vittime, mi chiedo che gente sia” Ma a questo punto la mamma del ragazzo ucciso nel 2005 durante un controllo di polizia chiede di più. “Le istituzioni prendano una posizione al di là della solidarietà - prosegue Moretti – io non so se sanzioni disciplinari siano in questo caso lo strumento giusto, di certo lo sono per i 4 agenti condannati per la morte di mio figlio, ma credo che le istituzioni non possano tollerare oltre quella che per per noi è una tortura costante, direi quasi uno stalking, visto che il Coisp gira da un mese con il suo camper a Ferrara” per esprimere solidarietà a poliziotti condannati in via definitiva dopo 3 gradi di giudizio.
E solidarietà a parte, il ministro Cancellieri ha detto in un’intervista al Tg3 che sul sit-in a Ferrara ”è gia partita un’ispezione disposta dal ministero per vedere la responsabilità, sia della manifestazione sia di chi ha concesso lo spazio. Vogliamo capire bene cosa è successo, con molto equilibrio e con molta fermezza. L’ispettore è già a Ferrara”. Per il ministro “la polizia è democratica, dovra lottare perché le mele marce vadano via ma la maggioranza è sana”.
La mamma di Federico, intanto, ha deciso di querelare il segretario del Coisp Franco Maccari. “Maccari è arrivato a sostenere che la foto del viso martoriato di mio figlio sarebbe addirittura un fotomontaggio, mi piacerebbe tanto che lo fosse, ma purtroppo così non è” ha scritto Patrizia Moretti su Facebook, annunciando che “Maccari risponderà di queste affermazioni di fronte all’autorità giudiziaria perché – ha spiegato – ho dato già incarico al mio avvocato Fabio Anselmo di sporgere querela nei suoi confronti e d’ora in poi parlerà lui per me. Sono nauseata e disgustata da tutto questo” . E “respingo fermamente la solidarietà ipocrita di Maccari che continua ad insultarmi” ha aggiunto Moretti, rimarcando che “Maccari sa benissimo che da un mese un furgone del Coisp con manifesti e bandiere gira tutta la città di Ferrara per poi stazionare di fronte al Comune con gli stessi slogan di ieri”. “Maccari – ha concluso – sa benissimo che proprio questo furgone è stato invitato da colleghi suoi ad allontanarsi da quel luogo”.
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