Berlusconi: governo politico con Bersani premier. Grillo: “Siete finiti, governo 5 Stelle”
Un governo politico di larghe intese. Questa la posizione ribadita da Silvio Berlusconi e Roberto Maroni, a colloquio per un’ora e venti con Giorgio Napolitano al Quirinale, nell’ambito del secondo giro di consultazioni del Colle per la formazione del governo. Risposta secca e senza indugi invece quella della delegazione 5 Stelle guidata da Crimi. “No ad alcuna fiducia a governi politici o pseudotecnici. Chiediamo un governo a 5 Stelle” e Grillo successivamente dal suo blog ha riproposto le sue note accuse ai partiti. Ricordando loro che sono finiti e che il 5 Stelle li spazzera’ via tutti. “Siamo una rivoluzione francese senza la ghigliottina”. Ma vediamo la giornata di consultazioni. Prima delegazione quella composta da Berlusconi e Maroni. ”Abbiamo prospettato al presidente della Repubblica la nostra posizione, che è quella di sempre: dopo il voto del 24-25 febbraio sono emerse tre forze. Una di queste è all’opposizione ed è nell’ordine della razionalità e nell’interesse del Paese che le altre due forze devono trovare il modo di dar vita a un governo insieme”, ha scandito Berlusconi. Dunque un ”governo di coalizione con Pd, Pdl, Lega e Scelta civica”. E “per quanto riguarda i contenuti dell’azione di governo siamo disponibili ad incontrare le altre forze politiche ed esaminare nel dettaglio i provvedimenti urgenti che si impongono per la difficilissima situazione economica. Crediamo che ci possa essere accordo su provvedimenti principali. Questa è la nostra posizione”. Apertura dal centrodestra sul nome del premier: ”Siamo disponibili a che il Pd avanzi una sua candidatura. Ci va bene la candidatura di Bersani, come ci vanno bene altre possibili candidature”
No deciso invece da Pdle e Lega a ipotesi di governi tecnici, ”un’esperienza tragica”, secondo Berlusconi. ”La politica è professionalità ed esperienza, oltre che buon senso”, ha detto il leader del Pdl. In piena sintonia con il Pdl la Lega: ”Siamo disponibili a un governo politico che dia risposte. Diciamo di no ad un governo tecnico, a quel punto sarebbero mille volte meglio le elezioni”, ha sottolineato Maroni. Quanto al Quirinale, Berlusconi ha tenuto a precisare che da parte del Pdl e della Lega ”non c’è stata nessuna discussione, né una nostra posizione. Se si governa insieme, poi si discute insieme su quale possa essere il miglior presidente della Repubblica possibile”.
“Siamo disponibili a un governo 5 Stelle che possa avviare iniziative legislative”: così Vito Crimi ha parlato al termine dell’incontro con Napolitano. “Non accordiamo la fiducia – ha aggiunto – a un governo politico o pseudo-tecnico. Abbiamo preso atto che alla conclusione delle consultazioni del primo mandato esplorativo di Bersani non ci sono le condizioni per una maggioranza politica. Noi abbiamo ribadito quanto già detto nella precedente consultazione. Siamo disponibili a formare un governo a 5 Stelle. Abbiamo rilanciato al presidente Napolitano questa opportunità. Nel momento in cui il presidente Napolitano dovesse dare l’incario al Movimento 5 stelle noi forniremmo nell’arco di pochissimo tempo il nome del presidente e la squadra di governo, il programmo già l’abbiamo”. Stamani era circolata la notizia che nel Movimento 5 Stelle si fosse discusso se aprire a un esecutivo guidato da una figura “fuori dai partiti”, un esecutivo “pseudo-tecnico”. Più tardi, però, Crimi ha smentito che questa ipotesi fosse stata mai presa in esame. E anche Beppe Grillo ha smentito a Sky Tg 24ha detto di non aver “mai parlato di governo pseudo tecnico”. Il leader del Movimento ha avuto questa mattina un colloquio al telefono con Napolitano, e della telefonata ha riferito anche Crimi durante la riunione. Ma alcuni esponenti del Movimento smentiscono la proposta di nomi e ribadiscono che la linea non cambia: “Non è una questione di società civile, di tecnici o ‘psudotecnici’: noi vogliamo un Governo 5 Stelle. Se il presidente Napolitano ci darà la possibilità di crearlo ci riuniremo e anche grazie alla rete sceglieremo i nomi”, ha detto Luigi Di Maio, vicepresidente della Camera del M5S.
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