Il Papa in video messaggio: “Il volto della Sindone ci invita a non perdere la speranza”
Il volto della Sindone ci invita ad avere fiducia, “a non perdere la speranza”. Papa Francesco, in occasione dell’ostensione straordinaria della Sindone nel duomo di Torino, ha registrato un video messaggio che sarà trasmesso da RaiUno in mondovisione.
“Questo volto sfigurato – dice Francesco – assomiglia a tanti volti di uomini e donne feriti da una vita non rispettosa della loro dignità, da guerre e violenze che colpiscono i più deboli… Eppure il volto della Sindone comunica una grande pace; questo corpo torturato esprime una sovrana maestà. E’ come se lasciasse trasparire un’energia contenuta ma potente, è come se dicesse: abbi fiducia, non perdere la speranza; la forza dell’amore di Dio, la forza del Risorto vince tutto”. La straordinaria ostensione si colloca nell’ambito dell’Anno della Fede indetto da Benedetto XVI.
Il Pontefice riflette sul significato dell’ostensione e ringrazia il Signore “che ci offre, con gli strumenti di oggi, questa possibilità”. Il Papa dice: “anche se avviene in questa forma, il nostro non è un semplice osservare, ma è un venerare, è uno sguardo di preghiera. Direi di più: è un lasciarsi guardare. Questo volto ha gli occhi chiusi, è il volto di un defunto, eppure misteriosamente ci guarda, e nel silenzio ci parla”. Come “è possibile? – si interroga Francesco – Come mai il popolo fedele, come voi, vuole fermarsi davanti a questa icona di un uomo flagellato e crocifisso? Perché l’uomo della Sindone ci invita a contemplare Gesù di Nazaret”.
“Questa immagine – osserva ancora papa Bergoglio – impressa nel telo parla al nostro cuore e ci spinge a salire il Monte del Calvario, a guardare al legno della Croce, a immergerci nel silenzio eloquente dell’amore”. Da qui il monito: “lasciamoci raggiungere da questo sguardo, che non cerca i nostri occhi ma il nostro cuore. Ascoltiamo ciò che vuole dirci, nel silenzio, oltrepassando la stessa morte. Attraverso la sacra Sindone ci giunge la parola unica ed ultima di Dio: l’Amore fatto uomo, incarnato nella nostra storia; l’amore misericordioso di Dio che ha preso su di sé tutto il male del mondo per liberarci dal suo dominio”. Nella contemplazione dell’”uomo della Sindone”, il Papa fa sua “la preghiera che San Francesco d’Assisi pronunciò davanti al Crocifisso: ‘Altissimo e glorioso Dio, illumina le tenebre del cuore mio. E dammi fede retta, speranza certa, carità perfetta, senno e conoscimento, Signore, che faccia il tuo santo e verace comandamento’”.
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