• Home »
  • Esteri »
  • Senato Usa, verso accordo bipartisan sulla limitazione delle armi. In campo anche Michelle Obama con un discorso appassionato

Senato Usa, verso accordo bipartisan sulla limitazione delle armi. In campo anche Michelle Obama con un discorso appassionato

Senato Usa, verso accordo bipartisan sulla limitazione delle armi. In campo anche Michelle Obama con un discorso appassionato

 E’ scesa in campo lei, la first lady. Michelle Obama ha pronunciato, a Chicago, un discorso appassionato contro le armi da fuoco. Ha ricordato, in un vero e proprio intervento politico, la storia di Hadiya Pendleton, la majorette uccisa vicino a una scuola dopo aver sfilato pochi giorni prima per la cerimonia di inaugurazione del secondo mandato di Barack Obama.

“Non riesco a immaginare come si sentano i suoi genitori – ha detto la first lady trattenendo le lacrime – perché come se io fossi lei e lei fosse me”. “Non sto parlando di un qualcosa che è successo in una zona di guerra – ha continuato Michelle – ma di qualcosa che è successo in quella città che per noi è la nostra casa”. Poco prima al Senato democratici e repubblicani avevano annunciato una soluzione di compromesso sull’estensione dei controlli a tutte le vendite di armi negli Usa, incluse quelle delle fiere e su Internet. A raggiungerlo sono stati il senatore democratico Joe Manchin e il collega repubblicano Pat Toomey.

“Questa proposta – ha commentato Barack Obama – non è mia e vorrei che alcune sue parti fossero più forti, ma la misura rappresenta un progresso significativo e, se approvata, renderà più difficile l’acquisto di armi da parte di persone considerate pericolose”. Domani al Senato ci sarà un voto preliminare sull’intesa, poi si avvierà il dibattito sulla legge in materia delle armi. “C’è ancora molto lavoro da fare per introdurre lenuove regole”, ha detto Obama, ricordando che le misure dovranno essere approvate dalla Camera, controllata dai repubblicani. E poi ci sono ancora 14 senatori che intendono bloccare ogni voto. Tra loro esponenti di primo piano del Grand Old Party, come il capo della minoranza Mitch McDonnell, oltre a Rand Paul e Marco Rubio, ribattezzato l’Obama latino.