Pd diviso/2 Renzi: “Mi spiace che Bersani cerchi l’insulto, ho solo detto di fare presto”
Ultimo capitolo dello scontro generazionale che lacera i Dem: la polemica a distanza tra Matteo Renzi e il vertice del Pd. “Mi spiace che Bersani cerchi l’insulto e l’accusa per di più tra persone dello stesso partito”, dice il sindaco di Firenze al Tg5. “Io ho soltanto detto insieme a tanti altri, persino la Cgil, che bisogna fare presto. Mi spiace che i destini personali di Bersani siano più importanti”.
Su Facebook aggiunge: “Ieri il segretario del mio partito, Bersani, ha detto che sono ‘arrogante, indecente, qualunquista’. Mi spiace molto che Pierluigi – cui va il mio rispetto sempre, a prescindere – scelga la strada dell’insulto. Non credo di meritarmelo, anche alla luce del comportamento di questi mesi. Per quanto mi riguarda vorrei evitare le polemiche”. “Io faccio il sindaco e spero solo che si faccia presto: le aziende chiudono, le famiglie soffrono, la politica è lenta. Non faccio parte del gruppo dirigente e non tocca a me decidere: mi auguro che chi ha responsabilità non sprechi tempo. Se questo significa essere indecenti penso che siano in tanti in Italia a essere indecenti”. E ancora, sulla elezione del presidente Renzi torna a bocciare i nomi che circolano dal Nazareno: “Il profilo che va bene è quello di nome che coinvolga la maggioranza più alta possibile”. Ma questo profilo, secondo lui, non appartiene a Franco Marini e Anna Finocchiaro.
Marini, per il primo cittadino del capoluogo toscano, non andrebbe bene perché senatore già bocciato dagli elettori in Abruzzo alle ultime elezioni. Per quanto riguarda la Finocchiaro, invece, ricorda polemicamente le foto della sua spesa all’Ikea con la scorta. Infine, Berlusconi. “Ho sentito che si ricandida a premier, mi piacerebbe sfidarlo. Alcuni lo vogliono mandare in galera, ma io lo voglio più semplicemente mandare in pensione”.
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