Si svolge al Teatro Moderno di Grosseto la prima udienza preliminare per il naufragio della Costa Concordia all’Isola del Giglio, a 15 mesi dalla tragedia che è costata la vita a 32 persone. Sei gli indagati per i quali la Procura del capoluogo maremmano ha chiesto il processo: il comandante Francesco Schettino; gli ufficiali di plancia Ciro Ambrosio e Silvia Coronica; l’hotel director Manrico Giampedroni; il timoniere indonesiano Jacob Rusli Bin e il coordinatore dell’unità di crisi di Costa Crociere, Roberto Ferrarini. A tutti sono contestati i reati di omicidio colposo plurimo e lesioni plurime, mentre per Schettino e per chi si trovava in plancia al momento dell’impatto della Concordia con gli scogli (quindi Ambrosio, Coronica e Rusli Bin) c’è anche l’accusa di naufragio colposo. Schettino è anche accusato di abbandono della nave e di abbandono di persone incapaci e bordo, mentre sempre Schettino insieme ad Ambrosio e Ferrarini sono accusati anche di mancata collaborazione con le autorità marittime, non avendo riportato, sempre secondo l’accusa, le esatte condizioni sulla nave dopo che la Concordia aveva urtato gli scogli de Le Scole. La scelta del Teatro Moderno e’ dovuta al gran numero di parti offese (4.200). Non tutte, ovviamente, sono presenti stamane in aula, avendo molti delegato la loro rappresentanza ai propri legali. Sono gia’ arrivati i pm grossetani guidati dal procuratore capo Francesco Verusio, e anche il principale indagato, Francesco Schettino, accompagnato dal proprio difensore, l’avvocato Francesco Pepe.Schettino è arrivato alle 9.40 al Teatro Moderno di Grosseto. L’ex comandante era vestito con un completo grigio; è entrato dal retro su una monovolume grigio chiaro, accompagnato dal suo avvocato Francesco Pepe. Schettino, che è uno dei sei indagati, non si è fermato a salutare i giornalisti, ed e’ entrato nello stabile. ”Schettino è molto concentrato come al solito”, ha detto il legale. ”Sulle strategie processuali non dico nulla – ha aggiunto Pepe – Oggi sarà un’udienza molto tecnica”.
”Abbiamo perso una nave da 500 milioni. Chi commette un reato lo deve risarcire”, e ”a parte le vittime, Costa è quella che ha subito il danno maggiore”, fa sapere l’avvocato di Costa Crociere, Marco De Luca, conversando con i giornalisti. Nel confermare che la compagnia genovese chiederà ”la costituzione di parte civile”, l’avvocato De Luca ha poi replicato a chi gli domandava cosa ne pensasse della richiesta di alcuni avvocati delle vittime di chiedere un milione di euro di risarcimento per ogni passeggero: ”Anche 10 mln, allora -ha detto polemicamente il legale di Costa- sarebbe una corsa a salire sulle navi sperando che affondino, per risolvere i propri problemi economici”. ”Faremo una ferma opposizione alla costituzione di parte civile di Costa Crociere”, dice invece Michelina Suriano, che difende 7 vittime bolognesi del naufragio della Costa Concordia, a margine dell’udienza preliminare in corso al Teatro Moderno di Grosseto. ”A me -ha aggiunto l’avvocato- sarebbe piaciuto vedere Costa tra gli imputati, e non solo sanzionata amministrativamente”.
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