A 24 ore dall’appuntamento del Parlamento riunito in seduta comune, un nome condiviso ancora non è stato trovato, ma le trattative sono serrate. E’ intanto saltato nuovamente l’incontro previsto per questa mattina tra i capigruppo del Pd e del M5S per verificare le possibilità di eventuali convergenze sull’elezione del Presidente della Repubblica. Lo confermano fonti ‘stellate’ a Palazzo Madama, mentre la capogruppo 5S a Montecitorio, Roberta Lombardi, risponde con un sibillino “non ancora”. Proprio a Palazzo Madama, con 186 voti contrari, 58 a favore e 8 astenuti, l’aula ha respinto per la seconda volta le dimissioni presentate dalla senatrice M5S Giovanna Mangili, che in questa occasione si è presentata all’assemblea leggendo un testo per spiegare le ragioni della scelta dopo le ”accuse di inciuci, presunte impossibili ridicole cordate”, come riportava
il marito difendendola su Facebook.La volta precedente aveva mandato una lettera. Tutti i gruppi, tranne i grillini, si sono espressi contro l’accoglimento delle dimissioni, richiesta che ha ottenuto 57 voti a favore, 8 astenuti e 186 contrari. Ieri i 5 stelle hanno scelto il candidato al Colle, Milena Gabanelli, e Beppe Grillo, su questo nome, ha aperto uno spiraglio alla collaborazione con il Pd. “Buongiorno – ha esordito l’ex comico in un videomessaggio postato ieri su ‘La Cosa’ (
GUARDA) – la Rete ha espresso un miracolo: la signora Gabanelli presidente della Repubblica italiana, è straordinario, è proprio in sintonia col Movimento. Volevo dare un consiglio a Bersani, senza ironia, senza battute, seriamente potrebbe essere un punto d’incontro. Voti la Gabanelli anche lei”. L’auspicio di Grillo è che la giornalista sia disponibile, perché “proprio in sintonia col Movimento”. Da parte sua Milena Gabanelli a ‘Ballarò’ ha detto: ”Non è solo una sorpresa, è una botta in testa che mi mette in imbarazzo. Sono sorpresa riconoscente e imbarazzata allo stesso tempo”.
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