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Bombe alla maratona, caccia all’attentatore nei sobborghi di Boston. Ucciso un complice. Sono due fratelli ceceni

E’ di nuovo terrore a Boston, a quattro giorni dagli attentati alla maratona. Sparatoria ed esplosioni nel sobborgo di Watertown, dove è scattata una massiccia operazione che ha messo in campo “decine e decine” di forze della polizia locale, agenti federali e militari della National Guard, tutti a caccia dei sospetti attentatori, due fratelli ceceni.

Nello scontro a fuoco con la polizia il “suspect number one” (così indicato dall’Fbi il giovane con un cappello da baseball nero che appare nelle foto)è stato colpito ed è morto in ospedale per le ferite riportate. Il sospetto numero due è invece riuscito a fuggire e non è stato ancora preso. Si tratta del ragazzo con il cappello bianco. “Noi pensiamo che sia un terrorista, è armato e pericoloso”, hanno detto i portavoce della polizia di Massachussets in una conferenza stampa per strada a Newtown. La polizia ipotizza, infatti, che il latitante sia imbottito di esplosivo come era il suo complice, tanto che sono state adottate misure eccezionali:Boston è praticamente paralizzata. Sospesi tutti i trasporti pubblici, compresi i treni per il Rhode Island; scuole, il Mit e l’Università di Harvard sono stati chiusi. Le autorità per il momento non hanno confermato le identità dei due presunti attentatori, che secondo diversi media sarebbero due fratelli di origine cecena, ovvero Dzhokar e Tamerlan Tsarnaev, 19 e 26 anni rispettivamente, entrati legalmente negli Stati Uniti. Il più grande, rimasto ucciso nella sparatoria, era iscritto ad un community college dell’aerea di Boston e sognava di diventare ingegnere.

Sulla sua pagina Facebook aveva scritto: “non ho un solo amico americano, non mi capiscono”, riferisce la Cnn. Sempre secondo l’emittente americana, i due sono stati individuati dalla polizia mentre cercavano di rapinare un 7/eleven, un drug store. Cosa che viene interpretata come un segnale che fossero disperati e senza fondi per la fuga. La famiglia di Dzhokar e Tamerlan Tsarnaev (c’è anche una sorella, Dzhanneta) aveva lasciato il Daghestan per trasferirsi negli Stati Uniti nel 2002. Secondo un testimone quel che è avvenuto nelle strade di Watertown è stato uno scontro da vera guerriglia urbana, con spari ed almeno due forti esplosione. Un residente di Watertown ha detto all’Nbc di aver visto qualcosa simile “ad una bomba dentro una pentola a pressione”, come quelle esplose lunedì alla maratona. I due armati usavano bombe che “sembravano granate”, ha detto ancora il testimone. La polizia del Massachussets alla ricerca del ragazzo con il cappello bianco sta conducendo un controllo casa per casa a Watertown. Mentre i residenti sono stati allertati: “Rimanete a casa, non aprite la porta a nessuno se non ad un riconosciuto agente delle forze dell’ordine, e in caso chiamate immediatamente il 911″.

“La situazione è grave, la nostra preoccupazione è proteggere la poplazione di questi quartieri”, hanno detto dalle forze dell’ordine. La polizia ha messo praticamente sotto assedio l’intera zona intorno a Watertown, compresi i sobborghi di Newton, Waltham, Belmont, Cambridge, Allston-Brighton. Nella zona sono arrivate anche squadre di Swat, le teste di cuoio. Il presidente Barack Obama è costantemente informato sull’evolversi dei fatti. Sparatoria al Mit. Prima della vasta operazione della polizia, un’altra sparatoria nel campus del Massachusetts Institute of Technology dove è stata ucciso colpi d’arma da fuoco un poliziotto intervenuto in risposta a una richiesta di intervento per un presunto furto di automobile.