Bollywood, un secolo di gloria. Mille film prodotti ogni anno, un’industria che unifica un Paese diviso dalle diversità
Bollywood compie cento anni. Con mille film prodotti ogni anno e un valore stimato dalla Camera di Commercio indiana, pari a 122,4 miliardi di rupie (circa 2,2 miliardi di dollari), la ormai sempre più famosa nel mondo industria cinematografica indiana non sembra arrestare la sua crescita, continuando ad aumentare ogni anno, nonostante la crisi, i propri introiti fino al 10%.
Da cento anni il colosso dell’intrattenimento indiano, nato a Mumbai il 3 maggio del 1913, quando fu presentato per la prima volta il film muto di Dadasaheb Phalke, ‘Raja Harishchandra’, commuove, diverte e fa ballare indiani di ogni estrazione sociale, sesso ed età, costituendo un fattore unificante in un Paese diviso dalle diversità. ”Non importa in che luogo del paese ci si trovi, si possono sempre scambiare due parole su Amitabh Bachchan o Shahrukh Khan”, riferisce un appassionato di cinema riferendosi alle due star più conosciute del cinema indiano, adorate come divinità induiste. Il cinema di Bollywood ha dettato legge anche in materia di moda e soprattutto di musica. Secondo il regista Kunal Kohli, infatti, in India “non esiste una cultura musicale scissa da quella cinematografica”.
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