Letta non ci sta agli attacchi di Grillo: “Quale Colpo di Stato, una parola inaccettabile. Lui insulta io lavoro per il Paese”
“Se Grillo la butta sull’insulto personale vuol dire che non ha molti altri argomenti: lui insulta e io voglio lavorare e occuparmi dei problemi del Paese. Respingo al mittente un’altra volta che lui usa la parola colpo di Stato per ferire le Istituzioni del nostro Paese, che sono legittime e rappresentano la sovranità popolare”. Così il presidente del Consiglio, Enrico Letta replica agli attacchi di Beppe Grillo. “Una parola come quella di colpo di Stato – ribadisce il premier – è totalmente inaccetabile. Grillo si ricordi, quando la volta scorsa ha usato la parola colpo di Stato una giornalista cilena, che era stata ai tempi del colpo di Stato della dittatura di allora, gli ha spiegato che cosa vuol dire colpo di Stato, facendogli fare già allora una figuraccia”.
“Penso – sottolinea Letta – che insistere ad usare questi termini è profondamente sbagliato e, lo dico anche per il massimo rispetto che tutti noi abbiamo per il Presidente della Repubblica Napolitano, queste parole di Grillo sono totalmente inaccettabili”. Quindi sferza il leader stellato sul suo terreno: “Con un decreto io toglierò lo stipendio ai miei ministri, credo che lui fatica a non far prendere la diaria intera ai suoi parlamentari che si ribellano contro di lui”. Infine una battuta sull’accusa dell’ex comico di fare il nipote da vent’anni: “In verità, è da 46 anni che faccio il nipote”.
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