Epifani il traghettatore, a lui la guida del Pd verso il congresso. Il supporto di Renzi
Nessuna sorpresa stavolta. Epifani eletto nuovo segratrio del Pd. Franchi tiratori a bada. Epifani arriva all’Assemblea già incoronato dal patto di sindacato del Pd. Un accordo che regge alla prova del voto. Incontra subito il gruppoOccupyPd, prende il volantino con le loro proposte e poi va a sedersi in platea tra Dario Franceschini e Nicola La Torre. Ascolta gli interventi e gli incoraggiamenti che gli vengono rivolti. Poi arriva il suo turno. “ Non potevo sottarmi“. Epifani mette in fila tutte le parole chiave che segneranno la sua reggenza. Dal sostegno incondizionato al governo Letta fino al lavoro, incessante affinché il Pd abbia finalmente un profilo identitario netto. Niente di vago, per dar forma e forza un progetto politico di lunga durata. Infine la solidarietà al ministro Keynge e l’annuncio di voler preparare con rigore il lavoro per il prossimo congresso.
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