Manifestazione anti giudici, Pdl in cordata: Brunetta segue Sallusti e attacca Boldrini: “Non ha difeso le donne Pdl”
”Non ho sentito e visto nessuna presa di distanza né del suo partito, né sua e né dal Movimento cinque stelle presente a Brescia”. Renato Brunetta prende la parola in Aula alla Camera e torna sugli episodi di Brescia per attaccare il presidente della Camera, Laura Boldrini. ”Deputato Boldrini, visto che lei chiama il sottoscritto presidente di gruppo ‘deputato’ -premette il presidente dei deputati pidiellini- io a Brescia c’ero e ho dovuto svolgere la mia attività politica scortato dalla polizia. Ho visto le bandiere e gli insulti dei militanti di Sel, il suo partito, che impedivano una manifestazione democratica”.
”Non ho visto alcuna presa di distanza né del suo partito, né sua e né dal Movimento 5 stelle”, insiste Brunetta alzando la voce. ”Io ora le chiedo: ha due pesi e due misure per la sua solidarietà?”, insiste l’esponente azzurro. Pronta la replica della Boldrini: ”Come è noto, l’ordinamento parlamentare assegna al presidente della Camera il compito di far osservare il regolamento. E in questo il presidente è terzo e imparziale e tale intende rimanere”.
Boldrini replica a tono: ”Circa le richieste di solidarietà verso le deputate insultate in quanto donne a Brescia, il presidente della Camera si è già pronunciato al riguardo ed è attenta su questo tema: interviene per condannare in modo attento e rigoroso le manifestazioni di sessismo”, manifestando ”solidarietà alle deputate del Pdl in quanto donne” per le offese ricevute a Brescia. Ma il presidente della Camera, avverte, non interviene ”per solidarizzare o condannare ogni episodio che attiene attività politiche o di partito. In tal caso finirebbe per entrare inevitabilmente nell’agone politico”. Boldrini critica l’abuso di dichiarazioni e comunicati che ”è discutibile e sterile”, ”inteviene quando lo ritiene necessario e non su sollecitazione di parte”.
Sul botta e risposta interviene il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri. “E’ davvero spiacevole l’assenza di adeguate forme di solidarietà da parte di taluni vertici istituzionali nei confronti di esponenti del centrodestra vittime di aggressioni e minacce – sottolinea Gasparri -. La solidarietà, infatti, non andrebbe sollecitata, ma dovrebbe essere doverosa e spontanea. Certe dissertazioni sono tanto incomprensibili quanto dannose”.
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