Tav, attacco al cantiere di Chiomonte con razzi e bengala. Duri scontri con la polizia
Nuovo attacco nella notte al cantiere Tav di Chiomonte: intorno alle 3 un gruppetto di una trentina di persone a volto coperto, ha lanciato bottiglie incendiarie, razzi e bengala, danneggiando un compressore usato nel cantiere che ha preso fuoco. La polizia ha risposto con lacrimogeni e getti di idrante. Gli scontri sono durati una ventina di minuti e il gruppo si è poi allontanato nei boschi.
Dopo l’attacco, la polizia ha rinvenuto un rudimentale mortaio, utilizzato per lanciare i razzi, costituito da un tubo di 5 cm di diametro con sfiatatoio, due bottiglie incendiarie inesplose, alcune torce utilizzate per accendere le molotov, 4 catenacci utilizzati per bloccare i cancelli, 3 cesoie e una maschera antigas.
Con il riesplodere delle tensioni, Ltf-Lyon Turin Ferroviaire, società responsabile della sezione transfrontaliera della nuova linea Torino-Lione, ha annullato l’incontro in programma domani a Bussoleno con i cittadini interessati dagli espropri. E proprio a causa della gravità della situazione, è stata convocata per oggi alle 18 una riunione del Comitato Nazionale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica che sarà presieduta dal ministro dell’Interno Angelino Alfano. Con il responsabile del Viminale prenderanno parte al vertice il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi, i procuratore di Torino Giancarlo Caselli e il procuratore generale Marcello Maddalena, i vertici nazionali e territoriali delle forze di polizia, il sindaco di Torino Piero Fassino, il presidente della Regione Roberto Cota e i sindaci di Susa e di Chiomonte.
”I teppisti e i violenti vanno unanimemente condannati e isolati. Quanto e’ successo questa notte e’ inaccettabile e intollerabile” afferma il ministro Lupi. E avverte: “I trenta delinquenti” che hanno assaltato il cantiere della Tav ”devono sapere che la loro violenza non fermerà un’opera fondamentale e strategica per l’Italia e per l’Europa. Un’opera a favore della quale, da che è in progetto, si sono impegnati tutti i governi”. Un’opera sulla quale, aggiunge Lupi, ”intendiamo continuare il confronto e il dialogo con le popolazioni locali, ritenendo fondamentali anche le opere compensative per i Comuni della valle. Sull’Alta velocità abbiamo già avuto incontri a Roma e sarò presto, nelle prossime settimane, in Val di Susa per incontrare i sindaci e continuare con loro il confronto già avviato”.
Duro anche il commento del presidente della Provincia di Torino, Antonio Saitta: “Sono sempre piu’ convinto che si tratti di terrorismo. Ho parlato con il procuratore della repubblica Giancarlo Caselli e questa volta l’ho sentito davvero allarmato”. Secondo Saitta ”l’Italia non puo’ e non deve consentire che in Valle di Susa si calpesti la democrazia e si arrivi ad azioni di lotta armata, azioni militari come quella che la scorsa notte si è dovuta subire per mano di veri e propri terroristi”. Saitta ha anche parlato di quanto accaduto con il prefetto Alberto Di Pace. “La prossima settimana aspettiamo dal ministro Lupi non solo una visita – ha aggiunto – ma una risposta forte e chiara del Governo centrale sulla realizzazione di un’opera pubblica che ha concentrato intorno a se’ azioni di violenza inaudita e intollerabili in una democrazia”.
Social