Letta: “Domani Imu su prima casa e cassa integrazione. Ma non facciamo miracoli”
Imu e cassa integrazione in deroga, domani sul tavolo del Consiglio dei ministri. Il premier Enrico Letta da Varsavia assicura, comunque, che ”non ci sarà il decreto dei miracoli, ma contiene alcune scelte che ci consentono di avere 100 giorni di tempo per fare le riforme”; si tratta di “riforme a favore delle imprese, delle famiglie, della lotta alla disoccupazione giovanile, delle ristrutturazioni ecocompatibili”.
E se il governo mostra i muscoli, dal Pdl arriva l’aut aut sull’Imu. “Entro agosto bisogna fare la riforma complessiva della tassazione degli immobili, compresi i capannoni, altrimenti cadrà il governo Letta”, avverte il capogruppo Pdl Renato Brunetta a ‘Porta a porta’.”Parleremo con tutti – evidenzia Letta – e cercheremo di dare risposte a tutti, sulle questioni imprese, sui terreni agricoli, sulla riforma degli strumenti di cassa integrazione. Speriamo di poter dare molte risposte. Ma non miracoli”. L’intento del premier, lo dice chiaramente riferendosi anche alle tensioni nella maggioranza, è quello di lavorare “passo passo, sempre con i piedi per terra, sapendo quello che possiamo permetterci di fare”.
Il premier, nella conferenza congiunta con il primo ministro polacco Donald Tusk, sottolinea che ”l’Italia mantiene la disciplina di bilancio, non vuole fare debiti e vuole che l’Europa rispetti i vincoli di disciplina”. Nessun debito (”L’Italia del passato ha fatto troppi debiti e la mia generazione ha imparato quanti danni si fanno usando le risorse di oggi per risolvere i problemi del domani”, afferma) ma “misure molto concrete per aiutare i giovani”, perché ”c’è il dramma della disoccupazione” e quindi il governo lavorerà “per fatti concreti al Consiglio europeo di giugno per favorire l’occupazione dei giovani”.
Quanto alle intercettazioni, il premier taglia corto: ”Non mi ricordo che questo argomento facesse parte del mio programma”. E spiega: ”Io ho preso l’impegno dall’inizio di lavorare e concentrarmi sul programma che ho presentato al Parlamento e su cui ho avuto la fiducia. Penso che il compito che Napolitano mi ha affidato sia questo: continuerò così perché credo che sia essenziale che io non mi faccia distrarre da altre questioni. Credo sia il mio dovere e lo porterò avanti fino in fondo”.
Asse Roma-Parigi. Letta condivide le parole di Hollande: “Non c’è nessun asse con la Francia né con altri paesi contro la Germania, ma solo la volontà di fare scelte giuste”. Il presidente del Consiglio annuncia, infine, che in autunno ci sarà un vertice intergovernativo tra Italia e Polonia: sull’Unione europea “abbiamo un approccio simile”, nel senso che chiediamo un’Europa ”molto concreta”, sostiene Letta.
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