Ercolano, il Comune gli nega lo spazio e un fioraio si cosparge di benzina e si da’ fuoco. Morto poco dopo. La rabbia dei commercianti
Un fioraio si è dato fuoco e si è lanciato dal balcone della camera antistante l’ufficio del sindaco di Ercolano. Poco dopo il suo ricovero presso il centro grandi ustionati dell’ospedale Cardarelli di Napoli è morto. E’ accaduto stamattina poco dopo le 10.30. Secondo quanto si è appreso, il fioraio avrebbe chiesto all’amministrazione comunale la concessione di un ”stallo di sosta” (un parcheggio per poter scaricare i fiori). Non avendolo ottenuto, si sarebbe recato al Comune per protestare. In base a quanto ricostruito dalla polizia, che sta svolgendo indagini sull’accaduto, il fioraio che ha 59 anni si è cosparso di benzina e poi si è lanciato nel vuoto. L’uomo è stato soccorso da un passante e da un poliziotto. L’autopsia servirà a stabilire sia morto a causa delle fiamme da cui è stato avvolto oppure a seguito dell’impatto con l’asfalto.
Durante le fasi di soccorso, poi, un passante è rimasto ferito. L’uomo è stato colpito da un estintore lanciato da un ufficio del Comune. Secondo quanto si è appreso, il passante è stato portato in ospedale. L’uomo, che ha 38 anni, dopo le cure è stato dimesso. Lievi ferite anche per un vigile urbano che ha tentato di spegnere il rogo. Al momento dell’episodio il sindaco non era presente in Comune. Tensione alta per la protesta di circa 300 commercianti di Ercolano. I negozianti dopo avere saputo del gesto del fioraio si sono riuniti e poi hanno tentato di entrare nel Comune. La polizia è riuscita a respingere il tentativo.
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