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G8, la Siria divide Putin dagli altri leader mondiali. Intesa sulle misure antiterrorismo. Letta invitato alla Casa Bianca

 ”La nostra priorità è dare impulso alla crescita e all’occupazione”. Inoltre “misure urgenti e specifiche sono necessarie per creare posti di lavoro di qualità, particolarmente per i giovani e per i disoccupati di lungo periodo”. E’ quanto si legge nelle conclusioni del G8. ”Le riforme strutturali sono fondamentali per migliorare la crescita sostenibile e gli standard di vita nel lungo periodo – si legge ancora nelle bozza di conclusioni del vertice di Lough Erne – per rafforzare la competitività, per fornire canali dicredito ben funzionanti per gli investimenti, anche alle piccole e medie imprese, e per rafforzare la fiducia”.Di qui l’impegno ribadito da tutti i leader di “fare le riforme necessarie nelle nostre economie per sostenere sistemi finanziari più forti, mercati del lavoro sani, occupazione e crescita e per sostenere il commercio mondiale”. I leader del G8 riuniti a Lough Erne hanno inoltre raggiunto un accordo sul rifiuto a pagare riscatti in caso di rapimenti da parte dei terroristi. Lo hanno annunciato fonti britanniche a margine del summit, precisando che i capi di Stato e di governo degli Otto hanno rivolto un appello perché anche le società rifiutino di pagare i riscatti nel caso di rapimento di loro dipendenti.

Sul tavolo della seconda giornata si continua a parlare di Siria. Il G8 ha raggiunto una dichiarazione congiunta nella quale si esorta la formazione al più presto di un governo transitorio con poteri esecutivi. Lo riferiscono fonti a margine del summit, precisando che la dichiarazione non contiene alcun riferimento al futuro del presidente Bashar al Assad. I leader hanno confermato la loro volontà di continuare a lavorare per la convocazione di una conferenza di pace sulla Siria, la cosiddetta ‘Ginevra 2′, anche se le divergenze con la Russia restano profonde. Intanto l’elezione del moderato Hassan Rohani alla presidenza iraniana fa ben sperare sia Russia che Stati Uniti. “Abbiamo entrambi espresso un cauto ottimismo – ha detto Obama, dopo l’incontro di ieri sera con il presidente russo Vladimir Putin – dopo le nuove elezioni, potremmo essere in grado di procedere con il dialogo che ci permetterà di risolvere i problemi sul programma nucleare iraniano”.