Paura al Centro-Nord per una forte scossa di terremoto. La gente è scesa in strada, molte le telefonate di cittadini allarmati ai Vigili del fuoco. Il forte evento sismico, dimagnitudo 5.2 e a una profondità di 5,1 chilometri, è stato registrato alle 12.33 dalla Rete Sismica Nazionale tra le province di Massa e Lucca, con epicentro a due chilometri da Fivizzano (Massa Carrara). La scossa è stata nettamente avvertita a Milano, Genova, La Spezia, Bologna, Firenze e in Veneto e Friuli Venezia Giulia. A seguire una cinquantina di altre repliche di minore entità nella zona delle Alpi Apuane e della Lunigiana. Qui tre persone sono rimaste ferite mentre scappavano dagli edifici in cui si trovavano. I tre hanno riportato solo lievi contusioni, mentreun’altra persona per lo spavento è stata colpita da infarto. In migliaia hanno abbandonato abitazioni, scuole e uffici in varie parti della Toscana.Nei paesi più colpiti (Fivizzano, Casola Lunigiana, Equi Terme, Minucciano e Fosdinovo) si sono registrati lesioni a edifici e crolli di cornicioni, comignoli e porzioni di tetti. Sono in corso verifiche sulla stabilità di palazzi e case in varie zone del nord della Toscana. A Regnano si è verificato il parziale crollo del campanile della chiesa. Una frana avvenuta in seguito al terremoto ha isolato l’abitato di Equi Terme. Non sarà allestita, per ora, nessuna tendopoli: le persone saranno sistemate all’interno delle strutture antisismiche, negli impianti sportivi e nelle scuole. In particolare, 60 posti sono stati approntati a Comano e 150 a Casola. La Protezione Civile della Toscana ha predisposto l’invio di un migliaio di brandine per accogliere coloro che passeranno la notte fuori casa.A Pisa è stato evacuato il Consiglio comunale, riunito a Palazzo Gambacorti. A Lucca, sempre in via precauzionale, è stato evacuato il Palagiustizia che ospita Procura e Tribunale. Anche a Empoli (Firenze) sono stati evacuati uffici comunali e alcune scuole. A La Spezia segnalati danni a un call center che ha subito il crollo di alcuni pannelli della controsoffittatura. Alcuni danni sono stati segnalati nel reggiano. In particolare a Castelnovo ne’ Monti è stata evacuata una palazzina. L’edificio, che ha subito crepe e lesioni, è stato dichiarato inagibile. Tegole sono cadute da altre abitazioni. Sono 19 le persone sfollate. A Busana sono caduti dei calcinacci e si è aperta qualche crepa nella Casa della carità e nel municipio.A Reggio Emilia la forte scossa di terremoto ha interrotto l’incontro in corso con il ministro dello Sport, delle Pari opportunità e delle politiche giovanili Josefa Idem. Nella sala del consiglio comunale il ministro aveva appena preso la parola per ringraziare i presenti quando il movimento tellurico ha interrotto il convegno. I presenti si sono scambiati uno sguardo e hanno subito deciso di abbandonare, in via precauzionale, la sala all’interno del Municipio. L’appuntamento è quindi così terminato in anticipo e i convenuti non sono rientrati in sala.A Bologna il movimento tellurico è stato sentito sia ai piani alti che a quelli bassi degli edifici e in alcune zone, tra cui quelle del modenese già colpite dal sisma di un anno fa, le persone sono scese in strada impaurite. A Modena e provincia i danni censiti ammontano a tre chiese lesionate (San Domenico a Modena, Chiesa di Pievepelago e Sant’Andrea Pelago), più altri danneggiamenti lievi a edifici ubicati nei Comuni di Modena e Carpi.
La profondità ”abbastanza superficiale, intorno a 5 km” della forte scossa registrata oggi ”ha fatto sì che l’evento abbia avuto un raggio d’azione piuttosto limitato” sottolinea all’Adnkronos il professor Claudio Chiarabba, sismologo dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, ricordando che ”l’area interessata è caratterizzata da una sismicità di medio-alta pericolosità ed è prossima alla zona colpita nel 1920 da un terremoto di magnitudo 6.5. E’ un’area a vocazione sismica per eventi significativi”.
Il capo del Dipartimento della Protezione civile, Franco Gabrielli, si recherà domani mattina nelle zone delle province di Massa Carrara e Lucca colpite dal sisma. “Siamo stati costantemente in contatto con le strutture di protezione civile delle Regioni Toscana, Emilia-Romagna e Liguria che si sono attivate prontamente per dare il necessario supporto alle popolazioni”; afferma Gabrielli. “Le riunioni di domani sul territorio, passata anche la notte, serviranno per fare il punto della situazione prima di tutto con i sindaci e gli amministratori locali e per raccogliere le eventuali richieste di supporto che, nel caso, potranno essere messe in campo dal Servizio nazionale della Protezione civile”.
Intanto un comunicato del Mibac rende noto che in seguito alla scossa di terremoto, “il segretario generale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo ha tempestivamente sollecitato le Direzioni Regionali di Toscana e Liguria che hanno attivato le rispettive Unità di crisi al fine di garantire il collegamento con le strutture di Protezione civile, dei Vigili del fuoco e dei Carabinieri per la tutela del patrimonio culturale”.
Social