Scandalo datagate, spiate anche le ambasciate italiane. Mauro: “Usa come Unione sovietica”
Italia, Francia e Germania chiedono conto agli Usa del presunto spionaggio ai danni dei diplomatici europei, dopo le rivelazioni della stampa britannica e tedesca.Giorgio Napolitano dice di attendere dall’amministrazione Usa “risposte soddisfacenti” sul ‘Datagate’. Il Capo dello Stato riconosce che la questione è “spinosa” e osserva che ha creato “una forte discussione tra istituzioni europee e amministrazione americana”.
Lo scandalo, secondo il quotidiano britannico Guardian, che cita nuovi documenti forniti dalla talpa del datagate, Edward Snowden, riguarderebbe anche le sedi diplomatiche italiane. Uno dei documenti in possesso del quotidaino parla di 38 ambasciate e missioni diplomatiche nel mirino degli 007 Usa, tra cui quella italiana a Washington.che era chiamata in codice “Bruneau” e “Hemlock”.
Domani della vicenda se ne occuperà il Copasir, che ascolterà in merito il direttore del Dis Giampiero Massolo e che valuterà la proposta del segretario dell’organismo parlamentare per la sicurezza della Repubblica Felice Casson per un “coordinamento europeo” tra i comitati che di sicurezza interna si occupano “perché la questione è europea e non riguarda solo il nostro Paese”, osserva l’esponente del Pd. Per mercoledì 3 luglio il Capo dello Stato ha convocato al Quirinale il Consiglio supremo di Difesa e non si può escludere che l’argomento entri di prepotenza nell’ordine del giorno. Del resto, oggi ne ha parlato il ministro della Difesa Mario Mauro: l’eventualità che le ambasciate europee, compresa quella italiana, fossero spiate a Washington e New York, “è tutta da verificare”, dice il ministro. Ma se fosse vero, “i rapporti tra Italia e Usa sarebbero compromessi: se siamo alleati, se siamo amici non è accettabile che qualcuno all’interno di questo rapporto si comporti come una volta faceva l’Unione Sovietica con i suoi paesi satelliti”.
In una nota, il ministro degli Esteri Emma Bonino fa sapere che “da parte italiana nella giornata di ieri si è proceduto ad effettuare un’immediata verifica con le controparti americane attraverso un intervento della Farnesina”. A Washington, prosegue Bonino, “sono stati richiesti i necessari chiarimenti di una vicenda molto spinosa”. Durissimo il presidente francese Francois Hollande che chiede agli Stati Uniti di “cessare immediatamente” le attivita’ di spionaggio ai danni della Ue. “Non possiamo accettare questo tipo di comportamento”, ha aggiunto Hollande, secondo quanto riferiscono i media francesi.
Berlino condanna duramente le attività di spionaggio dell’intelligence Usa ai danni dell’Unione europea, con un intervento del portavoce della cancelliera Angela Merkel, Steffen Seibert. “Spiare gli amici è inaccettabile, non può accadere”, ha detto Seibert a Berlino nel corso di un briefing alla stampa. “Non siamo più nella Guerra Fredda. L’Europa e gli Stati Uniti sono partner, amici e alleati”, ha aggiunto. Per questo, ha sottolineato Seibert, “la fiducia deve essere alla base della nostra cooperazione e su questa questione la fiducia deve essere ristabilita”. Il ministero degli Esteri tedesco ha convocato l’ambasciatore Usa Philip D. Murphy per consultazioni in merito alla vicenda.”Se saranno dimostrate vere”, le notizie sullo spionaggio americano nei confronti dell’Ue sono “inquietanti”, ha detto la portavoce della Commissione europea, Pia Ahrenkilde, secondo cui l’Ue “si aspetta dalle autorità americane chiarezza e trasparenza” sulla vicenda.
“Non è inusuale” che i paesi intraprendano attività per proteggere la loro sicurezza nazionale, ha detto intanto il segretario di Stato americano John Kerry in un primo commento allo scandalo. “Ogni Paese del mondo che è impegnato negli affari internazionali della sicurezza nazionale, intraprende molte attività per proteggere la sua sicurezza nazionale, ogni tipo d’informazione contribuisce a questo sforzo, tutto quello che so è che non è affatto inusuale per molti Paesi”, ha detto Kerry a Bandar Seri Begawan, capitale del Brunei, dove è in corso il vertice dei paesi Asean. In quest’occasione, Kerry ha incontrato la responsabile della politica estera e di sicurezza Ue Catherine Ashton, che ha sollevato l’argomento spionaggio. “Lady Ashton me ne ha parlato -ha detto Kerry- abbiamo concordato di rimanere in contatto e ho convenuto di stabilire esattamente qual è la situazione e poi riparlarne”.
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