Addio figli di un Dio minore, tutti uguali davanti alla legge. Il Cdm abolisce la distinzione tra adottivi o legittimi
“Cdm approva Dl su filiazione. Non più naturali, adottivi o legittimi.Finalmente, solo figli. Senza tutte le discriminazioni finora possibili”. Così il premier Enrico Letta su Twitter dopo l’approvazione in Cdm del decreto legislativo sulla filiazione. ”Si tratta di un passo molto importante – ha detto Letta al termine della riunione – abbiamo approvato e inviato al Parlamento per il completamento dell’iter il Dl di filiazione, una materia molto importante perché con oggi scompare la distinzione tra diverse categorie di figli.Non ci saranno più figli di serie A e serie B, non c’è più l’aggettivo, si è figli e basta”.
Per il presidente del Consiglio questo è un “grandissimo fatto di civiltà. Finisce una distinzione che nella storia del Paese ha accompagnato drammi umani veri e propri, una ulteriore regola di civiltà molto, molto importante”. ”Il Consiglio dei ministri ha dato vita all’Autorità dei Trasporti” ha poi annunciato lo stesso premier al termine del Cdm. “Si tratta di un tema che da molto tempo era fermo e bloccato, ora parte l’Autorità e inizia l’iter che ovviamente dovrà andare in Parlamento attraverso il passaggio nelle commissioni”, ha spiegato il presidente del Consiglio: “C’è bisogno di regolare un settore privo di autorità”. Letta ha annunciato poi che il governo ha deciso di proporre al Parlamento tre nomi per l’Autorità: Andrea Camanzi, Barbara Marinali e Mario Valducci. ”Proporremo al Parlamento Camanzi come presidente”, ha aggiunto Letta.
Non solo. Il Consiglio dei ministri, ha detto il premier, ha approvato anche un “emendamento” per la classificazione dei farmaci oncologici “molto importante”.L’emendamento apre una “corsia preferenziale nell’iter per avere tempi certi per la dispensazione a carico del Servizio sanitario nazionale” per alcuni farmaci come quelli oncologici. Con l’intervento del Cdm, ha spiegato il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, “l’Aifa è tenuta a esaminare il dossier e chiudere l’iter entro cento giorni” dall’immissione del farmaco in commercio a pagamento, ha detto la Lorenzin spiegando anche che l’intervento del governo è nato per “questioni che hanno riempito le pagine dei giornali in queste settimane e riguardanti due farmaci antitumorali”.
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