Lo sfogo di Matteo: “Sono stufo di questo Pd, mi spara addosso per ogni cosa che faccio”. E Renzi interrompe il tour europeo
“Sono stufo di questo fuoco di sbarramento incomprensibile su ogni cosa che faccio. Se non devo partecipare al congresso lo dicano, ma non strumentalizziamo per vicende del Pd una bimba di sei anni che e’ stata presa dalle forze speciali”. Lo dice, in una intervista a ‘La Stampa’, Matteo Renzi, che ieri sulla sua newsletter aveva scritto “non voglio far saltare il governo. Se cade Letta non si vota. E anche se si formasse un nuovo governo non sarei candidabile”. Il sindaco di Firenze auspica una riflessione all’interno del Pd, perche’, sottolinea, “andare avanti con questo clima di guerriglia permanente e’ davvero incomprensibile”, insistendo, a proposito della vicenda Shalabayeva, sulla necessita’ che il premier Letta “vada in aula a dire la sua. Non mi metto -aggiunge- a fare il capofila di quelli che vogliono le elezioni o il capofila degli altri. Facciamo un punto di forza di questa vicenda, che ora e’ un punto di debolezza”.
“Non credo -dice Renzi a proposito del suo tour europeo- che continuero’ questo giro. Sono veramente amareggiato e anche deluso dall’atteggiamento del gruppo dirigente del mio partito che non perde occasione di aprire una polemica con me. Mi fa cadere le braccia un atteggiamento che deriva nel risentimento personale. A guardare i giornali dell’ultima settimana sembra che abbia attentato alla vita del governo almeno quattro volte. C’e’ un limite a tutto. Mi auguro che qualcuno nel Pd faccia una riflessione”, conclude.
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