Giorno della memoria: strage di via d’Amelio, Napolitano: “Italiani a lui grati”. Il commosso ricordo di Borsellino e dei 5 uomini di scorta
Oggi è il giorno del ricordo di Paolo Borsellino e dei cinque agenti della scorta morti nella strage di via D’Amelio il 19 luglio del 1992. L’asfalto bruciato e sconquassato dall’auto-bomba oggi si riempie di bambini che già a partire dalle 8.30 sono arrivati in via D’Amelio. L’iniziativa è dell’associazione ‘Laboratorio Zen Insieme’ e vede la partecipazione di circa 200 bambini a via D’Amelio.
A pochi chilometri di distanza, l’associazione nazionale magistrati ha svolto un incontro al Palazzo di giustizia alla presenza del presidente nazionale Rodolfo Sabelli. Ma il pomeriggio sarà concentrato tutto su via D’Amelio. Già a partire dalle 15.30 sono previsti interventi di alcuni magistrati come Antonino Di Matteo, uno dei pm del processo della trattativa tra Stato e mafia e Domenico Gozo, procuratore aggiunto di Caltanissetta. Alle 16.58 il minuto di silenzio con l’Inno di Mameli a cui seguiranno i versi declamati dalla poetessa Marilena Monti. Alle 18.30 la consegna delle targhe del movimento ‘Agende rosse’. In serata arriveranno in via D’Amelio Sabina Guzzanti, Marco Travaglio e Vauro per ricordare il giudice Borsellino. Non è prevista la presenza di politici, come chiesto espressamente dai fratelli di Paolo Borsellino, Salvatore e Rita. “Se verranno politici -ha spiegato ieri Salvatore Borsellino- li contesteremo anche se in maniera pacifica”.
Napolitano: “A lui la gratitudine di tutti gli italiani”. Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in occasione del 21° anniversario del criminale vile agguato di via d’Amelio, ha inviato a Manfredi Borsellino un messaggio nel quale rende “commosso omaggio alla memoria di Paolo Borsellino e di Emanuela Loi, Agostino Catalano, Walter Cosina, Vincenzo Li Muli e Claudio Traina, addetti alla sua sicurezza”.”Come ho ricordato il 23 maggio scorso -aggiunge- con i tragici attentati del 1992 in cui persero la vita Giovanni Falcone e Paolo Borsellino ‘L’Italia fu ferocemente colpita nelle persone di suoi servitori eccezionali, di grandi magistrati, di autentici eroi di quella causa della legalita’ e della difesa dello stato costituzionale con la quale si erano identificati ‘”.
“L’esempio e l’eredità che Paolo Borsellino ci ha lasciato -come tutti coloro che si sono sacrificati per tutelare i valori di giustizia, libertà e democrazia – sono oggi alla base delle iniziative sempre più numerose che spontaneamente si sviluppano nella societa’ civile contro ogni forma di violenza e di insidiosa infiltrazione della criminalita’ organizzata. Nel suo ricordo -conclude il Capo dello Stato- mi stringo ai familiari, rinnovando i sentimenti di gratitudine e di solidarietà di tutti gli italiani”.
Letta: “Sua memoria è in tutti noi” Il presidente del Consiglio Enrico Letta ha preso la parola in aula a palazzo Madama, dopo l’intervento con il quale il presidente del Senato Pietro Grasso ha ricordato la strage di via D’Amelio. “Voglio associarmi alle sue parole in questo giorno in cui la memoria del sacrificio di Paolo Borsellino e degli agenti della sua scorta torna in tutti noi”. “La parole che lei ha espresso -ha aggiunto- sono parole alle quali mi associo anche per quanto riguarda l’impegno per il futuro. E in particolare il riconoscimento importante di quel risultato, dell’approvazione da parte della Camera della modifica dell’art. 416-ter, è un riconoscimento che va proprio in questa direzione”. Il premier ha sottolineato che l’impegno confermato da Grasso “è anche l’impegno nostro a far sì che l’approvazione finale di quel provvedimento arrivi entro l’estate qui al Senato: e’ la migliore risposta nella giornata di oggi a questo richiamo alla memoria che ci uni
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