Imbarazzanti accuse dal governo Kazako: “L’Italia ha deciso l’espulsione della Shalabayeva, noi non ne avevamo il potere”
L’espulsione della Shalabayeva “è stata presa dalle autorità italiane”e la Repubblica del Kazakhstan “non aveva nessuna possibilità giuridica di influire su questo”. Lo dice il ministero degli Esteri del Kazakhstan in una nota inviata all’Adnkronos.
“E’ sorprendente il fatto – si evidenzia – che le circostanze di questo episodio che ha coinvolto A. Shalabayeva nella Repubblica italianasiano state raccontate in modo distorto”. In particolare, spiega il ministero degli Esteri del Kazakhstan, “non si prende in considerazione che la Sig.ra A. Shalabayeva ha deliberatamente presentato alla polizia italiana un passaporto falso, commettendo un reato previsto all’articolo 497 del Codice Penale Italiano, per cui le potrebbe essere privata la libertà personale per un periodo fino a 4 anni”.
Sulla stampa italiana, prosegue la nota, si parla dell’ipotesi che la Sig.ra Shalabayeva “possa essere messa in detenzione e la figlia collocata in un istituto: dichiariamo ufficialmente che il tutto non corrisponde alla realtà”. In questo momento, la magistratura e gli inquirenti “non hanno alcun motivo giuridico per cambiare il provvedimento di dimora in una pena più rigorosa, dato che A. Shalabayeva non ha commesso altri reati”.
Nella nota Astana sottolinea ancora che “il Kazakhstan si è rivolto all’Interpol per identificare e arrestare proprio M. Ablyazov (Mukhtar Ablyazov, ndr) e non qualcuno dei membri della sua famiglia”. ”In questo momento”, afferma il ministero degli Esteri kazako, Alma Shalabayeva rimane in Kazakhstan, ma “dal punto di vista giuridico non è esclusa la possibilità di ritorno” della donna e di sua figlia in Italia.
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