Epifani esce allo scoperto per frenare Renzi: “Congresso entro novembre”. Ma nel Pd è scontro sulle primarie e sulle candidature alla segreteria
”Il tempo del congresso è ora, nessun rinvio”. Lo ha detto Guglielmo Epifani aprendo la Direzione del Pd e annunciando che si terrà entro novembre e il 14 settembre ci sarà l’assemblea nazionale. La “formalizzazione delle candidature” avverrà dopo i congressi di circoli, provinciali e regionali.
A lanciare la data per il 24 novembre è nel suo intervento Dario Franceschini: “L’ultima domenica di novembre”. Ma appena finito l’intervento del segretario in cui Epifani ha disegnato la road map del congresso, già partono le tensioni alla Direzione del Pd. In particolare sono due i punti sui quali ci sarebbe polemica. Il primo riguarda la data di presentazione formale delle candidature alla segreteria. Epifani ha lasciato intendere che si formalizzeranno dopo i congressi di circoli, provinciali e regionali. Un timing che ai renziani, in particolare, non va bene. Da tempo chiedono che le candidature si possano presentare prima dell’avvio del congresso. Tutto il congresso. Anche della parte ‘locale’. L’altro punto riguarda la platea delle primarie. Se il segretario fa il segretario e non anche il candidato premier, allora dovrebbe essere eletto dagli iscritti. Come ha detto Dario Franceschini in Direzione. Il contrario della richiesta dei renziani.
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